martedì 1 aprile 2014

Transformers

di Michael Bay

con: Shia LaBeuf, Megan Fox, John Turturro, Peter Cullen, Hugo Weaving, Jon Voight, Tyrese Gibson, Josh Duhamel, Rachel Taylor, Anthony Anderson, Kevin Dunn, Bernie Mac.

Azione/Fantascienza/Catastrofico

Usa (2007)












Un connubio perfetto, quello tra cinema e giocattolo; se negli anni '80 esso portò alla realizzazione di quel piccolo classico de "I Dominatori dell'Universo" (1987) e più di recente allo splendido "G.I. Joe- La Nascita dei Cobra" (2009), è nel 2007 che esso trova il suo apice con "Transformers", trasposizione su pellicola delle avventure dei robots trasformabili creati 25 anni prima ad opera della giapponese Takara e portati in occidente dalla Hasbro; con una sceneggiatura di ferro e ottimi valori produttivi (sopratutto dal punto di vista del design), Michael Bay riesce così a creare un ottimo pop-corn movie che è, anche e sopratutto, un'intrigante riflessione sul rapporto uomo-macchina.


Sam (Shia LaBeuf) è un ragazzo qualunque, ha problemi con i bulli e cerca in tutti i modi di conquistare la bella Mikaela (Megan Fox); per far colpo sulla ragazza, Sam acquista un'auto usata, una Camaro gialla degli anni '70; quello che non sa è che la macchina è in realtà Bumblebee, un robot venuto dal pianeta Cybertron, appartenente alla razza degli Autobot, da secoli in lotta contro i malvagi Decepticon; ben presto, la guerra tra le due razze di automi trasformabili si sposta sulla Terra, con esiti disastrosi e spetacolari.


L'intuzione geniale dello splendido script del mai troppo lodato duo Orci e Kurtzman è quella di mettere al centro della trama non tanto i robots, quanto gli umani; largo spazio, dunque, alla storia di Sam, alla sua spassosa relazione con la bellissima Mikaela, alle avventure dei Marines e del segretario alla difesa Keller e dello strambo agente segreto Simmons, che interpretato da un brillante John Turturro diviene perfetta linea comica; scelta ben assecondata dalla regia di Bay, che, letteralmente, non stacca mai la camera dai personaggi umani, avvicinando il film alle coordinate del disaster-movie, aumentando così la componente spettacolare oltre ogni misura per creare una serie di sequenze mozzafiato mai viste fino ad allora. E lo stile del regista è come al solito magistrale: inquadrature strette e montaggio frammentato creano un effetto unico, perfetto erede delle intuizioni stilistico-estetiche del grande Sam Peckinpah. Lo stacco tra le parti girate "dal vivo" e le sequenze totalmente in CGI è minimo, la differenza stilistica è però avvertibile: queste ultime soffrono di una regia più piatta, fatta di lunghi e complicati piani-sequenza, che non riesco a trasmettere lo stesso senso di adrenalina degli stacchi subliminali propri del magnifico stile di Bay, vanificando, a tratti, la forte componente spettacolare.


Ma "Transformers" è sopratutto un film sul rapporto uomo-tecnologia; si parte con Sam e la sua passione viscerale per le muscle-car, metafora "cronenberghiana" dell'auto come estensione del corpo (non per nulla, conquista Mikaela proprio grazie ad essa); si continua con il governo che cerca di carpire i segreti dei Cybertroniani per aiutare la civilità umana ad evolversi, vero "scopo ultimo" del governo americano, che Bay celebra senza retorica nè finta umiltà; e si arriva a loro, i Transformers, forme di vita a base di mercurio e silicio che vivono su schermo grazie ad una CGI fotorealistica e ad un design elegante ed agguerritto; perfetti eredi delle intuizioni tsukamotiane, questi robots sono la perfetta evoluzione dell'essere umano, che abbandonata la sua carne si è evoluto in altro, in metallo pronto a mutare a piacimento; e non per nulla, la frase che apre il film è "In principio era il Cubo", ossia la fonte della vita e della trasformazione, sorta di Santo Graal del 21mo secolo, che svela la metafora di fondo: la lotta tra Autobot e Decepticon altro non è che la battaglia dell'Uomo per la conoscenza, chiave della Vita e, perciò, dell'evoluzione.


E nella narrazione Bay stupisce per la totale assenza di tempi morti, nonostante la lunga durata; splendide le trovate comiche, come la scena del giardino, da antologia del cinema slapstick; o gli omaggi al cinema americano anni '70, che culminano con l'uso del tema di "Kill Bill vol.1" ("Battles without Honor and Humanity") per la scena dell'aggiornamento di Bumblebee, omaggio a Tarantino e, di rimando, anche al compianto Kinji Fukasaku; magnifica, infine, la scelta del cast, su cui svetta una Megan Fox carismatica, la cui bellezza non viene mai ridotta a mero "specchietto per le allodole", sfatando il mito della donna-oggetto proprio del cinema action hollywoodiano degli anni '90 e 2000.


Adrenalinico, spettacolare e intelligente, "Transformers" è un piccolo classico del cinema americano, che conta già tre sequel (tutti rigorosamente inferiori) oltre ad una nutrita schiera di imitatori (come lo scialbo ed incolore "Pacific Rim"); un capolavoro? Probabilmente.

EXTRA

Piccoli-grandi capolavori di design sobrio ma efficace:


Bumblebee


Optimus Prime

Megatron

Barricade
  
Starscream































PESCE D'APRILE!

PER ORDINE DEL SUPREMO CROTALO SMERALDO, PASSATE AL NEGATIVO QUANTO LETTO PER AVERE LA VERAMENTE VERA RECENSIONE DEL MERDAVIGLIOSO CAPPELLALAVORO DI MICHAEL GBAY!

(e non mi dite che non l'avevate capito)


CAPITAN SPAULDING!

12 commenti:

  1. Dai non era così negativo Transformers... E' un pop corn movie che ha incassato centinaia di milioni di dollari sfruttando lo stile distruttivo di Bay e i pupazzetti anni '80. Alla fine il film è stato esattamente ciò che che si prefissava di essere fin dal primo trailer.

    Su Megan Fox preferisco non esprimermi.

    RispondiElimina
  2. Quando si fa un film, ci sono una serie di regole non scritte che devono essere rispettate: la sospensione dell'incredulità, il rispetto per il pubblico, la coerenza, ecc... Bay se ne frega e con Transformers fa un film genuinamente cretino, in grado di intrattenere solo un pubblico becero (non è un attacco personale) e dai gusti scialbi; senza contare che il suo "stile" è un pugno in un occhio, anche se qui almeno riesce ad inquadrare qualcosa (sarà merito degli addetti alla CGI che preferiscono i movimenti di macchina agli stacchi indiavolati? spoiler: SI).

    Su Megan Fox: le attrici che si rifanno mi stanno antipatiche, sopratutto quando "di base" sono già belle (e se non fanno porno, ma quello è un altro discorso), per questo l'ho odiata fin da subito; poi ho visto "Passion Play" e "Jennifer's Body" dove ho scoperto che come attrice è brava: da allora la trovo affascinante; peccato che continui a sputtanarsi facendo la bambola nei film di Bay, come nel nuovo TMNT.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se ben ricordi dopo il secondo film l'hanno cacciata con un calcio nel sedere, sostituendola nel terzo, e tutti sul set l'hanno etichettata come stupida oca rompiscatole... XD

      Per il resto è un film di Michael Bay, se ti aspettavi uno stile diverso hai sbagliato sala. E' anche un film per bambini, per cui gli stacchetti "divertenti" come la scena del nascondino in giardino rientrano nel target al quale il film è destinato, e non lo rovinano eccessivamente, ne accentuano il genere. Basta dire che nonostante siano robottoni assassini di 5 metri vs delicatissimi semplici umani, in nessun film della prima trilogia vedi morire qualcuno con anche solo uno schizzo di sangue... Difatti quando vedi Barricade comportarsi come in effetti dovrebbe comportarsi un cattivo, sembra quasi fuori luogo e mette seriamente agitazione. Come fuori luogo sembra la morte di Jazz, uno dei buoni "fighi".
      E poi le premesse c'erano, basti vedere Barricade trasformato in una Mustang della polizia con scritto <>.

      Il film è puramente la visione del regista di una data storia. E secondo me per quello che voleva trasmettere è pienamente riuscito: 2 ore e 20 di film per adolescenti, zeppo di robottoni "fighi" che fanno mosse "fighe al rallentatore" e prendono di mira, nel bene e nel male, un povero teenager medio che alla fine, grazie ad una improbabile alleanza, si conquista pure la ragazza e batte i cattivi.
      Non puoi paragonarlo a un film di Kubrick o Hitchcock, per essere un teen pop corn movie è riuscito bene, e gli incassi lo dimostrano.

      Elimina
    2. P.S. Mustang della polizia con scritto <>, scusa per il doppio post ma non so perché prima non me l'abbia preso o.O e non trovo il tasto modifica XD

      Elimina
    3. ...con scritto:

      Per punire e schiavizzare.

      Ok, non gli piacciono le virgolette... -.-" scusa il terzo post ma non trovo nemmeno il tasto cancella......

      Elimina
  3. Il fatto che si tratti di un film commerciale non giustifica la sua bruttezza; ci sono dozzine di pellicole commerciali che hanno una regia ed una sceneggiatura fatte a dovere; esempi? "Captain America 2" o il remake di "Fright Night"; il paragone con Hitchcock e Kubrick non mi sembra di averlo fatto, quindi non capisco perchè me lo rinfacci; al massimo ho fatto un paragone con lo stile registico di Sam Peckinpah: ti basta vedere "Il Mucchio Selvaggio" per capire come Bay abbia preso tutto da lì, solo che non ha un grammo del talento del buon vecchio zio Sam e si vede; se ti ostini a fare contrapposizioni tra cinema d'autore e cinema commerciale, ti do una dritta: è inutile; perchè? Semplice: Hitchcock era un autore, ma i suoi film non erano "arte", ma semplici thriller, ossia film fatti per intrattenere; e ciò dovrebbe farti capire come sia lo stile a fare la differenza in un film, piuttosto che la trama o i temi trattati.

    Sull'umorismo: il fatto è che il film vuole sempre essere divertente, ma ha uno humor talmente idiota da tediare.

    Su Megan Fox: l'hanno cacciata e non si è ancora capito perchè; c'è chi dice che sia per colpa di una battuta su Hitler che ha fatto infuriare Spielberg, chi perchè stava sulle scatole a Bay; la ragione precisa è sconosciuta, ma ancora più misterioso è il fatto che dopo tutte quelle storie e polemiche, nessuno abbia detto nulla adesso che fa TMNT di nuovo con Bay? Amici come prima o il buon vecchio Michael ha fatto il porco con la Whitley promettendole in cambio un ruolo da protagonista?

    Sulla mustang: vista e LA VOGLIO!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sugli ultimi tre paragrafi ti do ragione a pieni voti.
      Sul primo continuo a restare della mia opinione, e anzi ti pregherei di non rigirare le cose che dico: anzitutto non ho parlato ne di film puramente commerciale, ne di film puramente divertente. In modo specifico mi pare di essermi rivolto a Transformers come a un teen movie (e non credo serva citarne perché ultimamente in tv ci sono più film così che film "seri"), anzi usando un termine più appropriato in giapponese direi come fascia di età shonen (non come genere, poiché perfino il genere shonen secondo gli americani sarebbe troppo violento per i bambini), e capiscimi.
      Captain America 2 l'ho visto un paio di giorni fa e certamente ne esso ne tantomeno Fright Night converrai con me che sono film per bambini, pertanto non necessitano di un umorismo infantile. Captain America poi ha una trama anche abbastanza complessa (seppur costruita magistralmente), oltre a numerose scene di uccisioni. Il tuo paragone tra Transformers e questi film non è dissimile dal paragone da me fatto con Kubrick e Hitchcock (che NON ti ho mai rinfacciato, ma anzi ho PERSONALMENTE E DI MIA INIZIATIVA citato sarcasticamente, non per indicare una similitudine di genere, ma bensì l'esatto opposto - di quello che ad oggi è un teen movie).
      Quanto al tuo discorso sullo stile, se rileggi i miei post precedenti con un po' più di attenzione noterai che diciamo le stesse cose....
      cit. da me stesso di tre messaggi fa: "Il film è puramente la visione del regista di una data storia.".

      E si, rompipalle come me ce n'è solo uno :P

      Elimina
  4. Guarda che Transformers non ha nulla a che vedere con lo shonen, così come i teen movie americani non hanno un'unghia della profondità di qualsiasi manga/anime per ragazzi; questo perchè chi scrive, produce e dirige i "teen-pop corn movie", come li chiami tu, ha una concezione del pubblico adolescenziale a dir poco becera: per loro tutti i ragazzi sono degli idioti ignoranti buoni solo ad eccitarsi di fronte al decoltè di un'attrice e gasarsi con mezza scena d'azione; poi vaglielo a fare capire che film come "Il Cavaliere Oscuro" o i film d'animazione della Pixar sbancano i botteghini anche (e forse sopratutto) a causa della perizia con cui sono concepiti; comunque, il paragone che fai è fuori scala, è come paragonare un titano (uno shonen qualsiasi) con un satiro (un teen movie americano qualsiasi).

    Transformers rientra pienamente nella categoria "pellicole commerciali" e non credo ci sia bisogno di soffermarmi sul perchè; nella stessa categoria rientrano anche "Fright Night" e Cap 2, anche se hanno un target più alto. Se poi per te un film con un target "basso-adolescenziale" deve necessariamente essere stupido e sciatto, lasciamelo dire, hai una visione davvero limitata delle cose ed un rispetto del pubblico praticamente nullo; scusa la franchezza, ma alle volte è meglio essere schietti.

    RispondiElimina
  5. Ho la triste impressione che questa discussione non avrà mai fine...

    Primo, non ho mai usato i termini "stupido" e "sciatto", al massimo ho scritto "umorismo infantile" riferendomi al target cui un dato prodotto è destinato a fronte (si spera) di un'attenta analisi di quel target in fase di creazione del progetto. Quanto ai teen movie non ho nulla contro essi, anzi, ma ho esplicitamente scritto che AD OGGI stanno diventando qualcosa di inguardabile (in particolar modo quanto a recitazione e prevedibilità delle situazioni). Se poi alle persone piacciono comunque allora chiedo venia, ma per lo stesso motivo tu non dovresti discreditare Transformers poiché ha un rispettabile pubblico che lo segue e lo ama. E stessa cosa varrebbe quindi per il genere (per puro esempio, per carità!) dei cinepanettoni che, è appurato, vendono. E nel qual caso non staremmo qui a spacciarci per critici.
    Ma tanto già immagino che da vero critico quale sei, che vuole per natura avere sempre l'ultima parola, cercherai di trovare il cavillo per criticare anche questo... XD

    Secondo, come al solito leggi a metà le cose scritte nei commenti, e ne tiri fuori un discorsone dicendo alla fine le STESSE cose dette o intese dalla persona che stai palesemente attaccando... Se rileggi attentamente (ma neanche troppo...) il mio ultimo post noterai che, appena scritta la parola "shonen", ho aperto subito una parentesi specificando che la usavo per intendere meramente una fascia di età, e non il genere. Non mi sognerei mai di fare paragoni tra uno shonen giapponese e un kolossal (o un teen movie) americano, per il semplice fatto che per la diversità della cultura nella quale quelle opere sono state generate risultano due prodotti completamente diversi in quasi ogni aspetto. Sarebbe come paragonare un piatto di spaghetti alla carbonara con il gelato Sammontana alla vaniglia... E solo un bambino o una persona davvero limitata avrebbe la presunzione e/o l'ignoranza di dire "quello è più bello!". Scusa la franchezza.

    Detto questo, ricordati che ti voglio bene Danì! :P

    Perdonami se ho tralasciato qualcosa, ma sono le 4 e mezza di mattina e ho dovuto riscrivere questo messaggio 3 volte da capo per problemi di connessione... -.-

    Comunque, visto che sono state usate in questa discussione le parole "shonen", "teen movie", "kolossal" e, soprattutto, "stupido" e "sciatto", che ne diresti a tempo perso di recensire anche Dragon Ball Evolution con James Marsters e Justin Chatwin? XD
    Naturalmente, essendo tratto da un'opera esistente, sarebbe da calcare non solo sui pochi pregi e tanti difetti tecnici, ma proprio sul fatto che sia l'anti-Dragon Ball per eccellenza e che getti nel pattume le leggi basilari della fisica (cosa che perfino il manga rispetta e sfrutta). Ci sarebbe da ridere (o forse solo da piangere?).

    Oppure l'ultimo film di Dragon Ball (Battle of Gods) che è stato il primo ad arrivare addirittura al cinema in Italia, e ha spaccato a metà la critica composta da decenni di fan del manga e dell'anime (e parliamo anche di tutti gli antigtniani...)

    RispondiElimina
  6. Ascolta, ti do ragione su di un punto: tronchiamo; io i tuoi commenti li leggo, ma a quanto leggo tu non comprendi quello che scrivo; primo perchè non ti ho mai rimproverato di usare termini quali "sciatto" e "stupido" (sono io che li uso per descrivere il film), secondo perchè quando faccio il paragone con lo shonen non mi riferisco (e lo faccio esplicitamente) al solo target, ma anche al contenuto; e questo perchè la discussione sull'argomento è nata quando lo hai tirato in ballo per dire che esistono opere con un target "basso" ma dagli ottimi contenuti (quindi sei tu che dovresti rilggere quello che si scrive).

    Riguardo a Dragon Ball: "Battle of Gods" non l'ho visto e per il momento non ho intenzione di farlo: non per spocchia, ma per motivi di tempo. "Evolution" l'ho visto una sola volta, nel suo unico passaggio televisivo (fu il primo film ad essere trasmesso sulla neonata Italia 2) e non ho intenzione di rievocare quel ricordo per scriverne.

    RispondiElimina
  7. Ahahahah almeno su quello concordiamo che è orrendo XD
    Comunque hai ragione, non ci capiamo proprio....
    Implicitamente l'hai fatto: nel momento in cui TU definisci stupido e sciatto Transformers, che io assimilo ai teen movie, e mi fai una menata pazzesca sul fatto che pertanto ho una limitata visione delle cose e un rispetto del pubblico pari a zero, stai dicendo che io riconosco che Transformers è stupido e sciatto e che mi va bene questa cosa poiché penso che il genere dei teen movie debba essere così. Parole tue. Non mie. Soprattutto perché non definisco Transformers usando questi termini... Si poteva fare di più? Molto probabilmente si... Ma per recensire e criticare un film, se è riuscito o meno e non semplicemente se è bello o brutto (cosa che invece è molto soggettiva) secondo me bisogna chiedersi cosa il regista voleva trasmettere, quali emozioni, e soprattutto a quale fetta di pubblico.
    Quello che voglio dire è che tralasciando le cose tecniche da studioso di cinematografia, quali l'analisi della sceneggiatura o i mezzi impiegati, o soprattutto i paragoni con altri film, un film vive delle emozioni che sa regalare, emozioni soggettive che dovrebbero essere quelle che era intenzione del regista far provare allo spettatore. Tu mi stai dicendo che il film ti ha fatto provare nausea. Io ti sto dicendo che a tante persone è piaciuto. Non si parla di un film indipendente, bensì di un kolossal, con già ben tre seguiti, che ha pienamente soddisfatto il portafoglio dei produttori da un punto di vista di incassi. Transformers non è stato un flop, alla gente è oggettivamente piaciuto. Gente che magari non sa nemmeno cosa sia una sceneggiatura, ma se gli vai a chiedere che ricordo ha di quel film ti dirà, a distanza di anni, che era un bel film.
    Quello che volevo esprimere con il mio personale parere è che non puoi ricercare una trama troppo articolata in un film che ha un target medio basso. Vuoi un esempio? Uno dei più grandi errori da questo punto di vista è stato commesso in Star Wars Episodio I, abbassare di molto il target inserendo personaggi come Jar-Jar Binks e stacchetti "comici", al fronte di una trama super contorta di cospirazioni che un bambino di 10 anni non comprenderebbe mai, ma anzi si annoierebbe per metà film... Così rendi per metà scontenti sia i piccoli che i grandi.
    Transformers a quanto pare ha invece dosato bene le parti "comiche" nei confronti della trama semplificata, ottenendo un altissimo numero di persone soddisfatte dal film, e un numero esiguo di gente che lo critica negativamente. Da questo punto di vista il film è riuscito perfettamente, se era questa l'idea del regista. E credo che una recensione equa e non di parte dovrebbe dire questo:
    Film semplice, poca storia, tanti effetti speciali, recitazione mediocre, genere comico/avventura/azione, consigliato principalmente come un film-famiglia della domenica o ad un pubblico che vuole passare una serata con gli amici scoprendo come Michael Bay ha scelto di reinterpretare la storia dei Transformers.

    RispondiElimina
  8. Quanto agli shonen ripeto che non era per quello che li avevo citati, non mi riferivo al target basso ma ottimi contenuti (l'ho scritto tra parentesi!!!!!!). Intendevo solo target basso! Se avessi conosciuto un termine tedesco o russo per definire la fascia di età shonen avrei tranquillamente potuto usare quello. Teen non è nemmeno appropriato perché si riferisce ad una fascia dai 13 ai 18 anni circa, mentre shonen va generalmente dai 5/6 fino alla maggiore età o anche parecchio oltre dove, per motivi di contenuti molto più maturi, scatta la fascia seinen (letteralmente "maggiorenne") ad affiancare lo shonen. Parlando meramente di fascia di età, e premettendo questa cosa, mi era sembrato un termine più che azzeccato per definire la fascia di età al quale Transformers è rivolto: principalmente 5/18 anni, senza precludersi troppo la fascia 18+.
    Spero di essere stato più chiaro questa volta!
    Detto questo non saprei come rispiegare per l'ennesima volta quello che ho appena scritto (che è il mio personale pensiero esposto verso una tua recensione secondo me troppo di parte), pertanto giuro che non continuerò a rispondere a questa cavolo di discussione nemmeno se con il tuo post successivo mi mandi a quel paese! XD
    Ti vengo direttamente a cercare a Firenze.
    E se mi gira male ti impicco con una ciocca di capelli in via Bronzino.

    Intanto continuo a leggere le tue recensioni :P

    RispondiElimina