mercoledì 11 febbraio 2015

La Teoria del Tutto

 The Theory of Everything

di James Marsh.

con: Eddie Redmayne, Felicity Jones, David Thewlis, Emily Watson, Harry Lloyd, Charlie Cox, Maxine Peake.

Biografico/Drammatico

Inghilterra (2014)















Sembra che il 2014 sarà ricordato anche come l'anno in cui il cinema inglese ha riscoperto due dei suoi più grandi scienziati: Alan Turing con "The Imitation Game" e Stephen Hawking con "La Teoria del Tutto". Peccato che entrambi i film non rendano per niente giustizia alle figure che ritraggono.


Anche questo biopic cade nella più ovvia delle trappole: ridimensionare la portata storica (e in questo caso anche scientifica) del personaggio per creare un semplice melodramma; dove per "semplice" bisogna intendere "classico": anche qui tornano tutti gli stereotipi del caso, dalla forza dell'amore che aiuta Hawking a convivere con la malattia, alla forza di volontà dello stesso che lo "salva" da morte prematura.
Ma di tutta la caratura del personaggio, il pessimo script di Anthony McCarten (pur basato sull'autobiografia dello stesso scienziato) non prende nulla: la sua teoria universale, le sue speculazioni sull'infinito, la rivalità con il collega Kip Thorne e l'ostracismo di parte della comunità scientifica vengono relegati sullo sfondo della vicenda umana, la quale, come ovvio, è trita, ovvia e, data la figura del protagonista, anche atterrante.
"La Teoria del Tutto" è, in fin dei conti, una semplice love-story tra un handicappato ed una donna forte, nel quale i clichè della gelosia, della vulnerabilità e dell'amore come forza salvifica la fanno da padrone, tanto che se il regista James Marsh avesse deciso, così per guizzo, di cambiare il nome dei protagonisti, il film sarebbe riuscito; ma a conti fatti, una biografia del più grande scienziato vivente che si limita a mostrarne il decadimento fisico e la vita sentimentale è e non può che essere una pellicola semplicemente sbagliata.


Tanto che allla fine, a salvare la visione sono, come al solito, le prove dei due attori protagonisti, con un Eddie Redmayne che riesce nel miracolo di non trasformare il suo personaggio in una caricatura, e la bella fotografia di Benoit Dellohmme, uniche note positive in una pellicola da dimenticare. E se proprio lo spettatore volesse conoscere di più su Hawking e le sue teorie, tanto vale andare in libreria e non al cinema, o, finanche, riguardarsi qualche vecchio episodio de "I Simpsons", dove il ritratto dello scienziato come genio ironico è molto più veritiero e digeribile del polpettone di Marsh.

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