domenica 25 novembre 2018

R.I.P. Nicolas Roeg



Nell'eterno dibattito su cosa significhi davvero essere un autore, Roeg avrebbe davvero potuto dire la sua. Dotato di un talento naturale per l'estetica, ha attraversato quattro decenni come filmmaker, cinque se si conta la sua attività come operatore di macchina in pellicole del calibro de "Il Dottor Zivago" e "Casino Royale", dirigendo film spesso spiazzanti, curiosi, non sempre riusciti ma sempre, genuinamente belli.



A Venezia... un dicembre rosso shocking! (1973)

Stralunato (e al solito fuori luogo) titolo italiano per un thriller dalla sottile atmosfera sovrannaturale. A Venezia, Donald Sutherland e Julie Christie inseguono quello che sembra il fantasma della figlioletta da poco deceduta. Celeberrimo il prologo, tutto basato su di un montaggio analogico delle immagini.



L'Uomo che cadde sulla Terra (1976)

Non il primo film di David Bowie, ma quello che lo ha reso celebre anche sul grande schermo. Roeg abbandona ogni volontà narrativa canonica per raccontare la strana storia dell'alieno Thomas Jerome Newton tramite immagini evocative, in un racconto sicuramente sconnesso e altalenante, ma altrettanto evocativo.




La Signora in Bianco (1985)

Albert Einstein, Marilyn Monroe, Joe DiMaggio e il senatore McCarthy si ritrovano, per caso o per magia, nella stessa stanza d'albergo e tra i primi due scoppia un'inedita ed impensabile complicità, in una storia solo apparentemente pretenziosa.



Mille Pezzi di un Delirio (1988)

La solo apparentemente tranquilla vita di coppia di due coniugi americani viene sconvolta dall'arrivo di un giovane londinese che ne sovvertirà le certezze; tra ricoperta di umori sopiti e catarsi materne surrogate, uno strano dramma familiare interpretato da un cast in stato di grazia.



Chi ha paura delle Streghe? (1990)

Da un classico per l'infanzia di Roald Dahl, un classico del horror per ragazzi, con streghe dall'aspetto luciferino e bambini trasformati in topolini.



Cuore di Tenebra (1993)

Dopo "Apocalypse Now", Roeg riporta su schermo il capolavoro di Joseph Conrad, lasciandone intatta storia e ambientazione africana; un viaggio lungo il fiume che ha la cadenza della follia e della paranoia, con due attori, Tim Roth e John Malkovich, semplicemente strepitosi.

Nessun commento:

Posta un commento