lunedì 24 aprile 2023

La Casa- Il Risveglio del Male

Evil Dead Rise

di Lee Cronin.

con: Lily Sullivan, Alyssa Sutherland, Mirabai Pease, Nell Fisher, Anna Maree-Thomas, Richard Crouchley, Noah Paul, Gabrielle Echols, Morgan Davies.

Horror

Usa, Nuova Zelanda, Irlanda 2023














Chissà per quale astruso motivo, la saga di "The Evil Dead" non ha mai avuto un quarto capitolo cinematografico vero e proprio. Sam Raimi, Rob Tapert  e Scott Spiegel hanno invece preferito optare dapprima per una sorta di remake, poi per una serie sequel durata purtroppo solo tre stagioni. Una nuova avventura di Ash e i demoni del Necronomicon continua a disertare le sale da almeno trent'anni, scelta resa ancora più incomprensibile dal fatto che dopo il flop iniziale, "L'Armata delle Tenebre" è diventato un cult amatissimo.
Invece quest'anno, circa quarant'anni dopo il primo film, trenta dopo il terzo e dieci dopo l'ultimo, un nuovo film arriva nelle forme di "Evil Dead Rise", sorta di spin-off che con la saga ha poco o nulla a che vedere. A cosa sia dovuta una tale scelta, solo il trio di autori lo sa; fasto sta che "Rise", pur essendo in parte migliore rispetto all'inutile reboot del 2013, resta un horror di un blando quasi indecente.



Il collegamento con il resto della saga, in primis, è volutamente ambiguo. Il Necronomicon che qui appare non è né quello della serie classica, tantomeno quello del remake. Viene sottolineato come esistano tre copie del Libro dei Morti, quindi è anche possibile che tutte e tre le linee temporali coincidano, ma nonostante tutto, se si esclude qualche battuta storica riproposta in modo diretto ("I'll swallow your soul!" e "Dead by Dawn!" su tutte) e qualche citazione nelle scene splatter (la possessione iniziale di Ellie, l'occhio sputato in bocca ad uno dei personaggi), qualsiasi aggancio effettivo al classico di Raimi è praticamente assente.
L'originalità ricercata e ostentata vorrebbe essere uno dei punti di forza, ma non sempre riesce. Si parte dalla novità più ovvia, ossia l'abbandono dell'ambientazione gotica-campestre in favore di quella metropolitana, trovata che dona un tocco di carattere solo in teoria. Questo perché alla fine tutto il film si svolge tra le quattro mura domestiche e finisce per non esserci davvero differenza tra quelle di questo appartamento dell'interland losangelita e quelle del classico chalet di montagna.



Alla regia, Lee Cronin, al suo secondo lungometraggio, cade nella trappola più ovvia, ossia l'abuso di jump-scare per far esplodere la tensione, ma riesce lo stesso ad intessere un'atmosfera cupa e abbastanza claustrofobica; pur tuttavia, non riesce mai a creare immagini davvero memorabili, né scene splatter degne di nota, oltre ad inciampare nella caratterizzazione dei personaggi, tutti dozzinali; e se il pugno di protagonisti riesce lo stesso a vivere grazie all'impegno del cast, i comprimari sono vera e propria carta velina usata al solo fine di aumentare il body count. 
Per lo meno, gli va riconosciuto il merito di essere riuscito a declinare la tematica del dramma famigliare in modo più efficace e meno fastidioso rispetto a quanto fatto da Fede Alvarez con quello della tossicodipendenza nel capitolo precedente.



"Evil Dead Rise" si configura così come uno spin-off simpatico e che riesce a intrattenere e a non tediare, ma del tutto esangue, privo di mordente e mai davvero degno di nota. Praticamente un horror generico al quale è stato attaccato il marchio della serie e che non aggiunge nulla di davvero nuovo a quanto visto in precedenza, pur essendo decisamente più digeribile rispetto al precedente, fastidioso, reboot.
Il mistero sul perché di un'operazione del genere permane; se Raimi e Tapert in passato sembravano voler cavalcare le mode del momento ad ogni costo, creando un remake inutile in un periodo in cui i remake inutili andavano per la maggiore e una serie tv nel periodo in cui la golden age della televisione americana era ancora bene o male forte, non si capisce davvero perché a questo giro non abbiano optato per un "legacy sequel". Mancanza totale di idee?

10 commenti:

  1. Ha i suoi momenti, ma a fine visione ho pensato: tutto qui? Se non si chiamasse Evil Dead non avrebbe avuto tutte queste attenzione, sarebbe il solito film che scimmiotta Raimi. Cheers!

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    1. Infatti la sensazione è che sia stato chiamato così solo per venderlo meglio. Raimi, dopotutto, ha sempre saputo fare bene i calcoli.

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  2. A forza di remake,reboot, ecc. ti costringono a rivalutare la mitologica serie dell "Casa"firmata Fragasso & Lenzi.
    Per non parlare dei finto-sequel quali la Casa di Helen, "Chi è sepolto in quella casa" ecc. ecc

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    1. Se riesci a rivalutare i sequel apocrifi di Lenzi e Fragasso, hai tutto il mio rispetto ;)

      Gli altri sono solo furberie dei distributori italiani.

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    2. Il remake del 2013 sarebbe dovuto essere l'inizio di una nuova saga con tanto di crossover tra la Casa 2 e l'Armata delle tenebre 2 (come da scena post credito
      Progetto mai realizzato.
      Alla fine è meglio puntare sull'usato sicuro piuttosto che sviluppare nuove idee

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    3. Finisce tra i progetti mai realizzati da Raimi e co. per motivi mai chiariti, tipo "Freddy vs. Jason vs. Ash", che sinceramente avrei di gran lunga preferito.

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  3. Raimi produttore di conferma inutile... Basta co sti remake e reboot!

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    1. Sarebbe davvero ora di darci un taglio. Ma Raimi, per essere onesti, come produttore ha fatto molto di peggio, basti vedere la serie di "Boogeyman".

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    2. A me hanno parlato particolarmente male anche di Cleopatra 2525... X--D

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