lunedì 19 maggio 2025

Werewolves

di Steven C.Miller.

con: Frank Grillo, Katrina Law, Lou Diamond Phillips, Ilfenesh Hadera, James Michael Cummings, Kammdym Gary, Lydia Styslinger, Daniel Fernandez.

Azione/Horror

Usa 2024
















Quando si pensa a "gloriosa e onesta serie B", si pensa ad un film come Werewolves e, in generale, al cinema di Steven C. Miller. Un uomo che nel 2012 ha partorito quel remake di Silent Night, Deadly Night che non solo ne sapeva cogliere bene o male lo spirito, ma ne riusciva a reinventare efficacemente il racconto. Con Werewolves fa qualcosa di meno e al contempo qualcosa di più, ossia un film che negli anni '80 avrebbero tirato fuori quelli della Cannon o della New World Pictures e, senza pretendere di rivoluzionare nulla o dire qualcosa di nuovo, lo porta in scena con una serietà ridicola e con tanta onestà; ma l'onestà, purtroppo, non sempre basta.


















Un' onestà che parte dalla trama: una "superluna" trasforma gli esseri umani in lupi mannari, cosa già successa una volta e che ora sta per ripetersi. Ma a questo giro c'è Frank Grillo, biologo molecolare, il quale deve badare alla famiglia del defunto fratello, mentre ovviamente cerca un modo per curare questo morbo.
Una trama talmente assurda da diventare immediatamente credibile. In fondo, cosa c'è di più semplice di una notte di luna piena alla quale sopravvivere quando si deve imbastire un racconto di tensione con i licantropi? E Miller non vuole usare questa sorta di "Notte del Giudizio con i lupi mannari" per creare metafore sull'innata violenza umana, né pretende di riscrivere le regole della tensione, solo condurre il tutto nel modo più diretto possibile.


















Certo, le stoccate sociologiche non mancano: il "cattivo" di turno è un survivalista MAGA con bandiera americana pitturata sulla faccia che approfitta del delirio per sfogare i suoi istinti violenti, ma anche questa sua inclusione non vira il racconto dalla pura azione.
Azione che Miller porta in scena in modo claudicante: il montaggio veloce e confusionario talvolta cerca di coprire il basso budget, rivelandosi però sempre come una scelta poco felice, tanto che nessuna scena risulta davvero adrenalinica o tesa.
















Miller e lo sceneggiatore Matthew Kennedy infatti tirano su tutta la vicenda come un action piuttosto che come un horror vero e proprio. Tutto è ridotto ad un viaggio verso la casa della cognata di Grillo, tutti i personaggi sono messi al servizio degli eventi, tanto che anche i risvolti più interessati vengono lasciati fuori scena, come la tribù asserragliata nel mercato o i cacciatori di lupi. 
Cosa funziona alla fine? Poca roba. 
Gli attori sono ai limiti del miscasting, con Frank Grillo che è lo scienziato più improbabile che si sia visto al cinema dai tempi di Denise Richards in 007 Il Mondo non Basta, Katrina Law ci prova anche, ma non riesce ad essere empatica quanto il ruolo richiede e il pur buon Lou Diamond Phillips viene sprecato nei panni del capo scienziato fatto secco alla fine del primo atto.
Ma alla fine non ci si può non commuovere davanti ai quei lupacchioni fatti con effetti analogici o quelle sparatorie che pur ci provano ad essere reminiscenti del miglior action anni '80. E Werewolves non è se non quello che vuole essere, ossia serie B senza la minima pretesa. Senza neanche chissà quale raffinatezza, certo, ma lo stesso senza vere pretese.

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