venerdì 25 aprile 2014

The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro

The Amazing Spider-Man 2

di Marc Webb

con: Andrew Garfield, Dane DeHaan, Jamie Foxx, Emma Stone, Colm Feore, Sally Field, Chris Cooper, Felicity Jones, Paul Giamatti.

Supereroistico/Fantastico/Azione

Usa (2014)
















 ---SPOILERS INSIDE---

Successo globale sin dal suo primo giorno di programmazione, "The Amazing Spider-Man" riuscì, nell'estate del 2012, a rilanciare la credibilità cinematografica dell'Uomo Ragno e ad avviare una nuova serie di pellicole a lui dedicate; immancabilmente (anche a causa della sua natura di film-episodio) ecco arrivare a soli due anni di distanza il secondo capitolo delle avventure dell'Arrampicamuri basate sulla serie "Ultimate"; con un budget più sostanzioso e uno script affidato al dinamico duo di imbecilli Orci & Kurtzman, "The Amazing Spider-Man 2" si distanzia per i toni dal suo predeccessore e, pur rimanendo confinato nell'ambito del "film-episodio", continua degnamente le avventure di Spidey su Grande Schermo.



Dopo la sconfitta di Lizard e la morte del capitano Stacey (Denis Leary), Peter Parker è ossessionato dal pericolo incombente sulla sua fidanzata, la bella Gwen Stacey (Emma Stone); deciso ugualmente a continuare la sua attività da vigilante mascherato, Spider-Man deve affrontare un nuovo nemico: Electro (Jamie Foxx), ex dipendente della Oscorp che a causa di un grave incidente di laboratorio ha acquisito poteri elettrici.




Abbandonate le atmosefre cupe e notturne, fortemente debitrici del classico di Nolan "Il Cavaliere Oscuro" (2008), Marc Webb immerge le peripezie dell'Uomo Ragno in un contesto totalmente diurno: largo spazio a luci naturali, colori sgargianti e pieni che ben ripropongono la ricchezza cromatica del comic originale, proprio come avveniva nella trilogia di Raimi; gli sceneggiatori Orci, Kurtzman e Jeff Pinkner, dal canto loro, reintroducono lo humor semplice e clownesco che ha reso famoso il personaggio sin dalle sue prime apparizioni, riuscendo ad appaiarlo a dovere con la spettacolarità delle scene d'azione, poche ma concepite e coreografate a dovere.




Tuttavia, piuttosto che sullo scontro con il villain, l'enfasi della narrazione viene posta sulla vita di Peter Parker, sul suo burrascoso rapporto con la bella Gwen, ma anche e sopratutto con l'amico Harry Osborn, new entry alla quale il bravo Dane DeHaan riesce a donare una carica di empatia e repulsività viva e tangibile; ed è proprio il giovane Osborn il vero antagonista di turno: amico fedele ma tradito, che diviene antagonista non per fini strettamente egoistici, quanto per una comprensibile e disperata brama di vita; al contempo, Electro è il semplice "muscolo", il motore dell'azione là dove Osborn è il cervello; un villain ben caratterizzato ma il cui ruolo nella trama è ai limiti del pretestuoso, utile solo ad incasellare un paio di belle scene action (come lo scontro finale) e a far progredire parte della storia; tant'è che Jamie Foxx, nonostante l'impegno, risulta tutto sommato sprecato; così come sprecato è anche il cameo di Paul Giamatti nel ruolo di Rhino, villain grezzo e stereotipato il cui screen-time viene relegato ad un paio di sequenze, anch'esse squisitamente d'azione, nel solo prologo ed epilogo; più gustosa è invece la repellente apparizione di Chris Cooper nei panni di Norman Osborn, patriarca morente e manipolatore alla base dell'intera caratterizzazione del suo giovane erede, e della bella Felicity Jones nei panni di Felicia Hardy, futura Gatta Nera.




La caratterizzazione dei personaggi risulta la vera carta vincente della pellicola; al di là dei due villain principali, anche Spidey viene reso con credibilità; abbandonati i "super-problemi" egoistici e pretestuosi di Raimi e soci, Webb introduce Parker in un contesto verosimile, dove a schiacciarlo sono i sensi di colpa per le vittime che non è riuscito a salvare, il peso per la scomparsa dei genitori, l'amore impossibile per Gwen e il difficile rapporto con l'amico d'infanzia Harry; il passato nel cinema indie del regista si fa sentire: le schermaglie amorose tra Peter e la bella vengono caricate con un enfasi ai limiti del ridicolo, complice l'uso della colonna sonora romantica e smielata e i pessimi e scontati dialoghi; eppure, la love-story riesce lo stesso a funzionare, grazie sopratutto all'impegno di Andrew Garfiled ed Emma Stone, le cui performance sono meno incisive che nella precedente pellicola ma ugualmente credibili.




E se la storia si inceppa, in parte, nel secondo atto a causa di una narrazione troppo lenta e stantia, i quattro autori meritano un plauso per il lavoro certosino volto a ricreare il mondo vivo e complesso del fumetto di partenza; i personaggi iconici, i complotti, i funambolici effetti dell'eugenetica, gli scienziati pazzi e sfrenati ed il burrascoso passato dei coniugi Parker trovano, finalmente, un compimento totale e coerente anche sul Grande Schermo; ogni mistero riguardante gli oscuri piani di Osborn e soci viene qui svelato, portando a compimento quella che era la trama portante del primo film, allora lasciata in sospeso ed ora finalmente completata.




E se per due terzi della sua durata questo "Il Potere di Electro" sembra essere un ritorno alle atmosfere spensierate e colorate dello Spider-Man di Raimi che tanto galvanizzò critica e pubblico nel decennio passato, il terzo atto inverte sensibilmente il tono della narrazione divenendo genuinamente cupo, in un recupero dell'atmosfera notturna ed opprimente del primo capitolo; proprio come nel fumetto, anche in questa trasposizione cinematografica l'amore tra Peter e Gwen viene punito in un epilogo genuinamente spiazzante, dove la morte della ragazza non viene né nascosta né addolcita, ma mostrata esplicitamente, riuscendo a distruggere ogni aspettativa e a colpire nel segno.




Più ameno del suo predecessore e al contempo meno incisivo, "The Amazing Spider-Man 2" è comunque un sequel riuscito: un film-fumetto divertente e a tratti squisitamente coinvolgente; di sicuro non una pietra miliare nel filone, ma lo stesso un ottimo esempio di cinema di intrattenimento disimpegnato ma efficace.

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