martedì 6 dicembre 2022

Weird: The Al Yankovic Story

di Eric Appeal.

con: Daniel Radcliffe, Rainn Wilson,Evan Rachel Wood, Julianne Nicholson, Toby Huss, Lin Mauel-Miranda, Jack Black, Emo Philips, Seth Green, Trenyce Cobbins.

Commedia

Usa 2022

















Come definire "Weird Al" Yankovic? Un comico, sicuramente. Un cantante e cantautore, altrettanto sicuramente. Di certo entrambe le cose, visto che ha praticamente creato il genere della parodia musicale già negli anni '80, decenni prima che si popolarizzasse grazie al web e persino primo dei nostrani Gem Boy e Checco Zalone. Forse la definizione più precisa e calzante è quella di showman, vista la sua capacità di creare intrattenimento a 360 gradi, essendo anche arrivato al cinema con il ben riuscito anche se di scarso successo "UHF" nel 1989.
Di sicuro un personaggio sui generis, che ha attraversato i decenni riuscendo bene o male ad essere sempre sulla cresta dell'onda, con i suoi sketch talvolta naif ma sempre spassosi.




Ma "Weird: The Al Yankovic Story" non è davvero un biopic; o meglio, lo è, ma nel più puro stile di Yankovic, ossia una parodia divertita di qualcosa che di solito viene presentato come estremamente serio. Il bersaglio sono appunto i biopic musicali, rei di imbellettare la vita degli artisti o viceversa di cercarne sempre i lati oscuri per farne una storia di redenzione, seguendo uno schema prefissato che si ripete a prescindere dall'artista. Operazione che in realtà trova il suo incipit già nel 2010.
Sull'onda dei successi di "Ray" e "Walk the Line", Weird Al concepisce e produce assieme ad Eric Appeal di "Funny or Die" un fake trailer su di una possibile biografia. Ad interpretarlo c'è Aaron Paul, mentre Patton Oswald veste i panni del conduttore radiofonico che lo ha scoperto, Dr. Demento. Sketch parodistico che prende in giro tutti i luoghi comuni del filone, esasperandoli sino all'inversosimile. E che sarebbe restato tale, se non fosse stato per il successo di "Bohemian Rhapsody", ossia un biopic talmente tirato e laccato da sembrare una vera parodia. Occasione fin troppo ghiotta per Weird Al, il quale si riunisce con Appeal per espandere il corto in un lungometraggio di quasi due ore, prodotto per la piattaforma Roku, che perde purtroppo Paul nei panni del protagonista ma guadagna un altrettanto ispirato Daniel Radcliffe e una bellissima Evan Rachel Wood in quelli di Madonna, in una commedia demenziale a dir poco gustosa.



Gli elementi portanti portanti del biopic musicale tipo ci sono tutti: un giovane artista frustrato e non compreso dalla famiglia, con tanto di conflitto irrisolto con la figura paterna, l'ascesa al successo, la caduta in disgrazia, catarsi con ritorno alla gloria nel terzo atto. Il tutto elevato all'eccesso, con frasi fatte tipo "Non mi capite!" gridate a squarciagola, un padre perennemente ultraviolento, Madonna stile Yoko Ono e una caduta in disgrazia che trasforma Weird Al nel Jim Morrison di Oliver Stone. Yankovic e Appeal si divertono a prendere in giro tutti i luoghi comuni in un'operazione non originalissima: già nel 2007, Judd Apatow e Jake Kasdan avevano fatto una cosa del genere in "Walk Hard: The Dewey Cox Story", finto biopic su di un cantante mai esistito, ma "Weird" va oltre e reinventa una storia vera in chiave fittizia, risultando più interessante; oltre che condito da sketch decisamente più simpatici.




L'impressione è ovviamente quella di un video di Funny or Die gonfiato a dismisura, ma non è per forza un male. L'umorismo bene o male paga sempre, sia quando icone della musica e dell'arte fanno comparse a sorpresa nell'inquadratura, come nella delirante scena della festa in piscina, sia quando si decide di elevare l'assurdità ogni limite, con quella sequenza nella giungla colombiana nella quale Weird Al da la caccia a Pablo Escobar talmente fuori da ogni schema da risultare immediatamente ilare. In generale, il tono è divertente sino all'inverosimile e trova un picco nell'idea assurda di raccontare come la hit "Eat It", parodia di "Beat It", fosse in realtà un pezzo originale poi copiato da un cantantucolo da strapazzo, un certo Michael Jackson.




Chi conosce Weird Al e le sue pazze canzoni amerà questo strambo finto biopic; chi invece non lo conosce ne apprezzerà lo humor e l'intento parodistico, oltre ad entrare per la prima volta in un mondo per certi versi irresistibile.

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