con: Gael Garcia Bernal, Vicky Krieps, Thomasin McKenzie, Rufus Sewell, Abbey Lee, Ken Leung, Alex Wolff, Nikki Amuka-Bird, Aaron Pierre, Embeth Davitz, Francesca Eastwood.
Thriller
Usa 2021
Ci sono soggetti che sembrano scritti appositamente per essere adattati da un dato regista. E' il caso di "Sandcastle", graphic novel del 2010 scritta da Pierre Oscar Lévy che, con la sua storia fatta di mistero e piccoli colpi di scena, sembrava perfetta per essere trasposta su grande schermo da Shyamalan, da sempre ossessionato dalla narrazione dell'insolito e dalle atmosfere sottilmente opprimenti. E "Old" finisce così per caratterizzarsi al contempo come il perfetto esempio del cinema dell'autore e come una piccola decostruzione dello stesso, perfetta nel saper misurare i meccanismi della tensione, così come nel creare delle eccezioni ai luoghi comuni.
La distorsione temporale diventa contemporaneamente gimmick ed elemento trainante; il mistero che la circonda, però, non è oggetto del classico "Shyamalan twist" che solitamente rivolta come un calzino la narrazione. Regole e retroscena vengono invece svelati un po' alla volta, aumentando così l'immersione in una vicenda tanto semplice quanto sconvolgente.
La spiaggia diventa microcosmo sociale e la tensione monta un po' alla volta. E' facile vedere nella situazione in cui un male invisibile distrugge uno alla volta i personaggi una metafora della pandemia, non per nulla la produzione ha risentito delle restrizioni dovute al Covid-19. Più sottile è invece la metafora socio-famigliare. Da un lato abbiamo una famiglia alle soglie dello scioglimento che nella tragedia trova un'occasione per restare unita, per ritrovare quella comunione che sembrava persa. Dall'altra una serie di personaggi chiamati a convivere forzosamente in un territorio ostile, il cui odio strisciante si palesa poco per volta, fino a esplodere in violenza immotivata, figlia dell'ignoranza, ma anche di un vero e proprio deficit mentale.
A differenza del resto della sua filmografia, qui Shyamalan è chiamato a creare una tensione sottile e onnipresente; compito magistralmente riuscito: grazie alla musica e ai movimenti di macchina, la tensione è opprimente; c'è sempre qualcosa di sbagliato, di mostruoso, lasciato fuori scena, che trova pian piano il suo posto nella visione, anche quando questa è forzatamente indirizzata verso dettagli apparentemente innocui. Lo spettatore è al contempo accompagnato e sviato dell'occhio dell'autore, che mai come ora si sofferma (anche su schermo, con il suo abituale cameo) nell'osservare il gruppo di personaggi abbandonarsi alla disfatta inevitabile, sino ad un epilogo forse troppo preciso e lungo, ma al contempo soddisfacente.
Piccolo e riuscito "Old" è un thriller dai meccanismi ben oliati, che conferma il ritorno alla forma del suo autore.
concordo^^
RispondiEliminaio nel twist avevo pensato a una sitcom o a un videogioco, ma almeno quello scelto dal regista spiega perfettamente la trama