venerdì 22 luglio 2016

Star Trek Beyond

di Justin Lin.

con: Chris Pine, Zachary Quinto, Idris Elba, Sofia Boutella, Zoe Saldana, Karl Urban, John Cho, Simon Pegg, Anton Yelchin, Deep Roy.

Avventura/Fantascienza

Usa 2016














Il brand di "Star Trek" è sempre riuscito ad aggiornarsi, a tenersi, nel bene e nel male, sempre al passo con i tempi, rappresentando motivo di interesse sia per i fans di vecchia e vecchissima data che, spesso, per gli spettatori occasionali. Persino l'ultimo rilancio, datato 2009, ha saputo ridare freschezza ad una saga che oramai sentiva il peso degli anni, aggiornandola con dosi elefantiache di humor e avventura.
Finché nel 2013, "Into Darkness" ne ha affossato nuovamente le sorti. Un secondo capitolo che trionfò ai botteghini, ma che riusciva ad essere, per paradosso puro, estremamente ambizioso ed intensamente vuoto, persino sul piano strettamente spettacolare.
Per il terzo capitolo del "reboot", la Paramount ha quindi deciso di giocare al rilancio. Licenziato J.J. Abrams, che torna nelle vesti di solo produttore anche a causa degli impegni sul set di "Star Wars- Il Risveglio della Forza", la direzione viene affidata al mestierante Justin Lin, vero e proprio uomo di miracoli che già riuscì nella non facile impresa di dare dignità alla serie di "Fast & Furious". Con uno script co-sceneggiato da Simon Pegg e tutto il cast al completo, Lin crea un'avventura dalla linearità claustrofobica, che non rischia nulla adagiandosi su tutti i canoni del genere, ma che riesce anche ad intrattenere a dovere.





Della fantascienza classica resta solo il setting. L'intera storia è invece concepita in modo non dissimile da una qualsiasi picaresca escursione alla Indiana Jones et similia: l'equipaggio è alle prese con il villain di turno, il misterioso Krall interpretato da Idris Elba. alla ricerca di un McGuffin qualsiasi. Se la narrazione non cade sotto il peso della sua stessa vacuità è solo grazie al lavoro di sottrazione: nulla viene svelato sull'oggetto sino a metà film, pur se lo stesso compare già nel prologo. Mentre la vera identità del cattivo, rivelata solo verso il finale, ne affossa ogni forma di originalità possibile. Non c'è, in fin dei conti, nessuna differenza caratteriale o di background tra Krall, il Khan di "Into Darkness" e il Nero del primo film. Piatta e poco originale è anche la caratterizzazione della nuova comprimaria, l'aliena Jaylah interpretata dalla bellissima Sofia Boutella, alla quale il rigore caratteriale quasi ridicolo della serie nega persino una love-story con lo Scotty di Simon Pegg.






A rendere piacevole la visione resta quindi la sola regia di Lin. Mantenendo saldamente il controllo per tutta la durata, riesce a creare sequenze adrenaliniche e spettacolari, anche se mai davvero memorabili. Il vertice viene raggiunto ovviamente nel finale, dove tra un combattimento a gravità zero e uno scontro a suon di rock, regista e sceneggiatori riescono nell'intento non facile di scacciare via la noia.






I fans più esigenti apprezzeranno anche il lavoro svolto sui personaggi. I battibecchi tra Spock e McCoy divengono parte integrante della narrazione, il capitano Kirk e lo stesso vulcaniano, tra una sparatoria ed un inseguimento, riescono a fermarsi per riflettere sui loro ruoli e la necessità di continuare a perseguirli. Mentre su tutto aleggia il peso per la scomparsa di Leonard Nimoy, resa parte integrante della storia, in un mix di narrazione e omaggio che riesce a muovere ad empatia.





Il resto è pura routine: una trama pretestuosa che fa somigliare questo terzo (o tredicesimo) film della serie come il classico episodio del serial gonfiato per apparire sul grande schermo. Manca l'ambizione del film precedente e per fortuna anche le sue trovate genuinamente trash; ma manca anche la varietà di situazioni del primo capitolo, così come una rielaborazione delle tematiche fantascientifiche che non sia puramente di contorno. Ma si sa che, al cinema, l'unico vero exploit di hard sci-fi con il marchio di "Star Trek" è l'odiatissimo primo film, che molti fans farebbero bene a rivalutare, quindi è forse normale l'uso di registro prettamente avventuroso e ad altezza di personaggio.
Del resto, se preso per quello che è, "Star Trek Beyond" risulta anche migliore di molti suoi simili: un blockbuster estivo che vuole solo intrattenere, riuscendo nell'impresa senza irritare. Il che, per certi versi, è già molto.

2 commenti:

  1. Credo che lo guarderò lunedì o martedì, incoraggiato anche dalla tua recensione!

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    1. Saranno due ore di puro svago, ti consiglio popcorn giganti e bibita ghiacciata.

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