mercoledì 27 dicembre 2017

Better Watch Out

di Chris Peckover.

con: Olivia DeJonge, Levi Miller, Ed Oxenbould, Aleks Mikic, Dacre Montgomery, Patrick Warburton, Virginia Madsen.

Thriller

Usa, Australia 2016

















---CONTIENE SPOILER---


Un film come "Mamma ho perso l'Aereo" (o "Home Alone" che dir si voglia) è facile da inquadrare come un perfetto prodotto per famiglie: l'atmosfera natalizia, la simpatia (per i più piccoli e solo per loro) del giovane Macauley Culkin, le gag slapstick iperboliche ed un messaggio a favore dei reietti per rendere contenti anche i più esigenti.
Ma a guardarlo con gli occhi di un adulto, il campione di incassi del duo Chris Columbus-John Hughes non può che lasciare perplessi; dopotutto è pur sempre la storia di un ragazzino che sconfigge a suon di botte un duo di rapinatori incalliti. 
Si tratta, in buona sostanza, della trama di un thriller, declinata come una commedia. E proprio il grosso successo di pubblico fa sorgere un dubbio: perchè si è dovuto aspettare 26 anni per avere un thriller che riprendesse quella trama per declinarla in chiave più seria?
Non che in passato accenni di parodia di "Home Alone" in chiave horror siano mancati; basti pensare al personaggio del bambino pestifero nel cult "Phantasm III", ma tratta pur sempre di una singola sequenza inserita in un film di ben altro tipo.
"Better Watch Out" arriva così nelle sale americane ad Ottobre 2017, ad un anno dalla fine della produzione e quasi in contemporanea con la distribuzione via Netflix de "La Babysitter", thriller con il quale ha molti punti in comune (su tutti, l'attrazione tra un ragazzino alle prese con la pubertà verso la sua attraente babysitter) ed anch'esso volto a ribaltare alcuni luoghi comuni visti e stravisti; ma laddove "La Babysitter" usa un registro comico, "Better Watch Out" ha un tono più serio, benchè talvolta virato verso il grottesco ed il citazionista (non mancano richiami allo "Scream" di Wes Craven"); e senza mai scadere nel ridicolo, con uno script equilibrato ed intelligente, riesce perfettamente a rileggere in chiave disturbante le disavventure di Kevin McCallister e soci.




Il paragone con "Home Alone" è palese sin dalla tag-line per la promozione, che recita: "You might be home but you're not alone", ma la ripresa del modello copre in realtà solo metà film.
La trama è praticamente quella di "La Babysitter": il dodicenne Luke (Levi Miller, che aveva interpretato il Fauno di Pelli Vestito nell'orrendo "Pan") ha seri disturbi del comportamento, quali la necessità di un utero sintetico per dormire, il sonnambulismo e sopratutto un'attrazione irrefrenabile per la sua bambinaia, la bella neo-diciottenne Ashley (Olivia DeJonge); sotto le feste natalizie, durante una serata passata con l'amico di sempre Garrett (Ed Oxenbould, che interpretava "The Visit" proprio al fianco della De Jonge), i tre vengono presi in ostaggio da un misterioso rapinatore armato di fucile. Ma forse non tutto è come sembra.




Diviso letteralmente in due parti distinte, "Better Watch Out" parte come il più classico degli home invasion, dove suspanse e jaump-scare si amalgamano a dovere, senza che questi ultimi prendano il sopravvento; e quando arrivano, centrano il bersaglio quasi sempre.
Ma a metà film tutto cambia e la storia piega di 180 gradi. Perchè Lucas non è un semplice giovane adolescente con irrisolti problemi materni, ma uno psicopatico vero e proprio, un killer in piena pubertà che prova più empatia verso i ragni che nei confronti delle persone.
L'home invasion lascia così spazio ad una sorta di "Funny Games" natalizio, dove Lucas si diverte a torturare sia fisicamente che psicologicamente l'oggetto del suo amore deviato.




Ed è qui che arriva il riferimento più diretto ad "Home Alone": il famoso sketch dei secchi di vernice lanciati in faccia a Joe Pesci e Daniel Stern viene rifatto in modo disturbante, con una testa che esplode fuori scena, raggiungendo un'inusitata vetta di shock.
I ruoli si ribaltano, Ashley, da personaggio attivo, rimane legata ad una sedia fino alla fine, mentre gli adulti, gli ex fidanzati della ragazza, da ostacoli divengono pura carne da macello, idioti la cui prestanza fisica è del tutto inutile contro la malignità del piccolo serial killer.
Man mano che la durata procede, il tono si fa sempre più cupo e crudo: non c'è speranza per nessuna delle vittime ed il carnefice riesce sempre a sventare i loro piani di fuga, con una dovizia maniacale per i singoli dettagli. Fatto salvo l'epilogo, per tutta la seconda parte Lucas è un villain perfettamente odioso, meticoloso calcolatore e bestia feroce nell'esecuzione degli assassinii, maschera davvero memorabile.




Tanto che l'unica vera pecca di "Better Watch Out" finisce per essere la semplicità nell'esecuzione delle scene di suspanse e gore; tolta la rielaborazione dello sketch di "Home Alone", nulla di innovativo viene presentato, anche laddove uno script intelligente ben avrebbe potuto avere più inventiva. Ma anche così, resta una pellicola spiazzante e divertente.

6 commenti:

  1. Il paragone con La Babysitter è ovvio ma interessante. Come hai giustamente detto, raccontano praticamente la stessa storia, ma La Babysitter mantiene sempre come predominante la commedia usando gli stereotipi dell'horror, e Better Watch Out fa l'esatto contrario. Tra i due mi è piaciuto di più quest'ultimo, ma è bello chiudere l'anno con due film "natalizi" così riusciti e divertenti.

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    1. Al solito grazie. Penso che riuscirò a postare un'ultima rece prima della fine dell'anno, ma non ne sono ancora sicuro al 100%

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    2. Io sono stato talmente ispirato dal personaggio di Luke da renderlo parte integrante del romanzo Cinderville, ispirato anche da Gotham (serie tv), Savitar (villain in The Flash, senza armatura) e il concetto di doppio e ombra, ah dimenticavo i viaggi astrali presentati in Insidious. Inolter ho lavorato molto studiando la psicopatia e i disordini della personalità. Il complesso edipico di Luke è impressionante come si rispecchia in Ashley. Ce ne sarebbero di cose da dire, di punti oscuri, di cose non dette nel film, e credo stia proprio qui il bello di Better Watch Out! Lo adoro. Già che sono un fan di Funny Games e quindi film del genere offrono sempre ampio margine di rilessione.

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    3. Esatto, molto viene lasciato tra le righe, per quanto il suo complesso sia ben evidenziato. Sono curioso di leggere il tuo romanzo.

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    4. Film deludente, scontato, inneggia al male come fine a se stesso, tralaltro fatto da ragazzini, che vergogna

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