lunedì 31 agosto 2015

R.I.P.- Wes Craven






1939-2015


Sarebbe facile, oggi come oggi, ridimensionare la carica distruttiva e visionaria di un autore come Wes Craven, dopo che il suo cinema si è letteralmente estinto a causa della deflagrazione del filone slasher, da lui stesso iniziata, e, in generale, dalla decadenza dell'horror americano.
Eppure, il suoi film, sia visti in prospettiva che contestualizzati nel periodo in cui sono stati prodotti, riescono tutt'ora ad inquietare ed affascinare, come solo le opere dei grandi artisti possono.
E sebbene la sua filmografia possa essere tranquillamente ridotta ad un pugno di pellicole effettivamente riuscite, è sempre bene riscoprirle; per capire come e quando l'horror ha cambiato faccia.



L'Ultima Casa a Sinistra (1972)


Dopo "La Notte dei Morti Viventi" (1968) e "Reazione a Catena" (1971), il film che ha ridefinito i confini dell'horror in America; al bando castelli stregati e mostri del folklore europeo, l'orrore si cela ora nelle pieghe della società ed ha il volto di un gruppo di ragazzi violenti ed esagitati; ma anche quello più rassicurante di due genitori borghesi. Craven ed il produttore Sean Cunningham si rifanno a "La Fontana della Vergine" di Bergman, rileggendolo in chiave pessimistica e sadica, per uno spettacolo ancora oggi disturbante.



Le Colline hanno gli Occhi (1977)


La famiglia è di nuovo ricettacolo e vittima di orrori; sia essa di origine medio-borghese e disfunzionale, o tribù cannibale residuato del passato di sangue della nazione.




Nightmare- Dal Profondo della Notte (1984)


L'orrore viscerale trova una nuova dimensione, quella onirica, nella quale la continuità spazio-temporale viene piegata a piacimento; Craven crea una favola splatter inquietante ed il boogieman per antonomasia, quel Freddy Krueger che (all'epoca) incarnava le paure più basiche dell'uomo.



Il Serpente e l'Arcobaleno (1988)


Dall'orrore onirico di Freddy a quello materiale e storico di François "Baby Doc" Duvallier; Craven reinventa la storia dell'antropologo Wade Davis e della sua scoperta del segreto degli zombi di Haiti, in un mix tra horror e documentario, dove i veri mostri non sono i morti viventi ma i tom tom macute.



Nightmare- Nuovo Incubo (1994)



Dieci anni e cinque seguiti dopo l'indimenticato capostipite, Craven ridà dignità al suo babau con la sua pellicola più sperimentale, un viaggio metafilmico nell'orrore e nella cultura dell'horror.



Scream- Chi Urla Muore (1996)


Lo slasher distrutto e ricreato dalle sue ceneri; gli assassini citano tonnellate di pellicole di genere sia nei dialoghi che nelle azioni, le vittime sono ragazzacci delle generazione X, mentre il genere ripiega su sé stesso e riflette sui propri luoghi comuni. Il fenomeno "Scream" ha portato alla fine dell'horror come "genere" alto, ma il primo film è ancora intelligente e divertente.

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