lunedì 11 gennaio 2016

R.I.P. David Bowie




1947-2016


Non una semplice pop-star, ma un pilastro della cultura popolare. Non un semplice showman, ma un artista eclettico, in grado di sperimentare nuove forme e ritmi in modo costante durante la sua lunga carriera. E di cimentarsi con il Grande Schermo in modo umile, serio, umano, dimostrando di poter dare performance talvolta straordinarie.
Con David Bowie se ne va un pezzo imprescindibile della storia musicale del XX secolo (e forse non solo), ma anche un attore dalle capacità sorprendenti.




L'uomo che cadde sulla Terra (1976)


Nicolas Roeg porta il visitatore alieno Ziggy Stardust al cinema, costruendo attorno a Bowie una pellicola sulla disumanizzazione e la perdita delle emozioni. Per il grande artista di Brixton è la possibilità di dimostrare il suo talento, usando come mezzo espressivo il silenzio e la propria fisicità, allenata grazie al passato di mimo.


Christiane F.- Noi Ragazzi dello Zoo di Berlino (1981)


Nel romanzo omonimo, Ziggy Stardust era l'ossessione di un'intera generazione di giovani berlinesi. Fortemente colpito dal richiamo, Bowie, all'epoca reduce da una profonda crisi personale, decide di appoggiare l'adattamento cinematografico anima e corpo. Pur impegnato con il tour di Heroes, filma appositamente per la pellicola un numero musicale inedito ed affianca la distribuzione in sede di marketing.




Miriam si sveglia a Mezzanotte (1983)


Esordio al cinema di Tony Scott, il Duca Bianco interpreta un vampiro ultracentenario protagonista della scena più scioccante: l'invecchiamento precoce che lo porta a disfarsi sotto gli occhi dello spettatore. In scena per il solo primo atto, Bowie trasuda carisma ed eleganza. E nella famosa scena dimostra un intensità sbalorditiva.


Furyo (1983)


La sua performance più famosa e celebrata. Nel capolavoro di Nagisa, Bowie è "Raffica" Jack Celliers, mitragliere dell'esercito inglese recluso in un campo di prigionia giapponese a Java. Incarnazione perfetta dello spirito iconoclasta e della ribellione ad un'autorità tronfia e dispotica, regala un'interpretazione emotiva e sentita, in grado di commuovere ed esaltare al tempo stesso.


Labyrinth- Dove tutto è Possibile (1986)


Jim Henson crea un viaggio allucinante in una dimensione fantastica fatta di goblin e foreste incantate. Bowie compone la bella colonna sonora ed incarna con ironia e passione Jareth il Re dei Goblin, monarca cupo e pop innamoratosi della giovane protagonista.


L'Ultima Tentazione di Cristo (1988)


Nel controverso capolavoro di Martin Scorsese, Bowie appare in un breve ma intenso cameo nei panni di Ponzio Pilato, in una performance misurata e per questo efficacissima.


Fuoco Cammina con Me (1992)



Altro cameo d'autore, questa volta in un contesto spiazzante e genuinamente inquietante. Bowie è Philip Jeffries, detective dell' F.B.I. dato per scomparso tempo addietro, che riappare misteriosamente per avvertire Cooper di un futuro pericolo.


Basquiat (1996)



Biografia dell'artista pop newyorkese Jean Michel Basquiat. Bowie interpreta il mentore e amico Andy Whorol, ossia l'icona pop per antonomasia, vestendone i panni in modo mimico e camaleontico.


The Prestige  (2006)



Ultima vera performance per Bowie, che poi si limiterà a fare piccole comparsate o camei. Nel vorticoso thriller steampunk dei fratteli Nolan, interpreta niente meno che Nikola Tesla con fare, al solito, magistrale: misuratissimo e mai pacchiano, crea il personaggio con fare sottrattivo, facendone avvertire l'amarezza interiore con piccolissimi gesti e minimali espressioni. 

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