venerdì 3 dicembre 2021

Il Potere del Cane

The Power of the Dog

di Jane Campion.

con: Benedict Cumberbatch, Kirsten Stewart, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee, Keith Carradine, Thomasin McKenzie, Sean Keenan, George Mason, Ramontay McConnell, Max Mata.

Inghilterra, Australia, Usa, Canada, Nuova Zelanda 2021












E' il 1925, il luogo le pianure del Montana. La terra è ancora selvaggia, ma la civilizzazione è ormai imperante. In uno scenario immenso, quasi soverchiante nella sua infinità, Jane Campion torna al melodramma declinando uno scontro caratteriale scottante e coinvolgente, graziato da un Benedict Cumberbatch in ottima forma.


I fratelli Phil (Cumberbatch) e George (Jesse Plemons) portano avanti un ranch lasciato loro dai genitori, ora lontani. Dopo una vendita di bestiame, George decide di sposare la bella vedova Rose Gordon (Kirsten Stewart), madre del sensibile Peter (Kodi Smit-McPhee). I caratteri di Phil, Rose e Peter sembrano però essere del tutto incompatibili.


Due mondi collidono, o quasi. Phil è il selvaggio west, sporco, burbero, chiuso nella contemplazione delle tradizioni, con l'idolatrazione del mentore Bronco Henry sempre sulle labbra e una naturale avversione al nuovo, al cambiamento, a qualsiasi cosa sia incompatibile con il suo stile di vita, che lui sfoggia con orgoglio, camminando impettito.
La sua personalità è tossica, finisce per affliggere chi gli sta attorno. Rose, in primis, ne ha paura e combatte lo stress precipitando nel vortice dell'alcool. Ma non tutto è come sembra.
Anche Phil nasconde un segreto, un'identità ultranea che lo imbarazza: è omosessuale, in un tempo ed un luogo dove è solo la mascolinità esibita a contare. Da qui la vicinanza con Peter, chiamato apertamente "frocio", i cui modi sensibili rappresentano la figura dell'omosessuale, anche se la sua identità effettiva non è tale. Pur tuttavia, anche Peter nasconde un'identità "altra", una cifra oscura che non mostra, ma che è parte integrante della sua persona e che lo porterà a distruggere chi gli sta attorno.



La Campion descrive questo scontro in modo apparentemente pacato. Il ritmo è meditabondo, ma mai rilassato: sotto la superficie scorre una tempesta di emozioni pronte a esplodere, di parole non dette e azioni non poste in essere più loquaci di ogni dialogo e ogni gesto. La tensione regge per tutto la durata, incollando alla poltrona e quando cala, volutamente, l'occhio della regista regala immagini al solito ammalianti.
"Il Potere del Cane" è così un ottimo ritorno per la Campion, autrice che al solito non delude mai.

2 commenti:

  1. Cast e regia di tutto punto, ma sono sempre diffidente con ciò che propone Netflix, anche se poi puntualmente trovo comunque qualcosa degno di nota e potrebbe essere questo il caso.

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    1. Non sarà la A2A, ma quando Netflix da carta bianca agli autori, solitamente ne esce sempre qualcosa di buono :)

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