con: Ryan Kiera Armstrong, Zac Efron, Kurtwood Smith, Sydney Lemmon, Gloria Reuben, John Beasley, Tina Jung.
Fantastico/Thriller
Usa 2022
In un periodo nel quale persino gli adattamenti al cinema dei lavori di Stephen King sono remake, reboot e sequel, occorre fare qualche distinguo. Un nuovo adattamento di un romanzo può servire, ovviamente, a declinare in modo originale la stessa storia, avvicinandosi o allontanandosi ulteriormente alla fonte rispetto a quanto fatto in passato, creando qualcosa che a suo modo sia originale, anche se solo in parte. In tale ottica, ha senso di esistere, ad esempio, un film come "Pet Sematary", che pur non eccellendo, per lo meno cerca di dare una lettura originale ad una storia già apparsa su schermo.
Un film come "Firestarter", d'altro canto, non ha motivo di esistere così com'è, configurandosi unicamente come un adattamento simile, ma del tutto inferiore rispetto al primo, datato 1984, afflitto com'è da una scrittura che un tempo si sarebbe definita "televisiva", nonché dalla totale incapacità di dare valore spettacolare alla trama.
L'originale non era certo un capolavoro; anzi, vien da ridere se si pensa a ciò che sarebbe potuto essere nelle mani di John Carpenter, originariamente coinvolto nel progetto e poi allontanato a causa del flop de "La Cosa". Un film piccolo, ma che riusciva a cogliere lo spirito della storia originale e che viveva grazie all'ottimo cast (con Martin Sheen e George C.Scott che facevano a gara a chi divorava di più la scena) e agli ottimi effetti speciali, dei quali l'unico sottotono è quello della famosa "pallottola che esplode", mentre gli altri permettono di godersi ancora oggi uno spettacolo pirotecnico incredibile.
Cosa ha invece da offrire questo nuovo "Firestarter" aggiornato ai tempi dei film dei supereroi? Praticamente nulla.
Charlie (Ryan Kiera Armstrong, già apparsa nell'universo kinghiano come vittima di Pennywise in "It- Capitolo Due") è una bambina dotata di poteri pirocinetici, ereditati dai genitori, a loro volta divenuti ESP a causa di un esperimento governativo. La piccola famiglia vive in fuga, finché il programma di cui hanno fatto parte viene riattivato e sulle loro tracce si mette uno spietato sicario superumano.
Laddove l'originale era strutturato con una prima parte che inizia in medias res, inframezzata da flashback, ed una seconda più lineare, ambientata tutta all'interno dei bunker dello Shop, il riadattamento di Keith Thomas è magistralmente meno moderno nella narrazione e si ancora volontariamente a tutti i topoi del caso.
Troviamo la famigliola di esper allegramente stabiliti in provincia, la piccola Charlie che va a scuola e come da copione ha a che fare con i bulli e con i suoi "fenomeni paranormali incontrollabili". Un primo atto che come il resto del film viene costruito tutto sui dialoghi, con pochissima azione e l'atmosfera evocata unicamente dalle note della colonna sonora, curata tra gli altri dallo stesso Carpenter, forma di "risarcimento" per il passato. Una rielaborazione che vorrebbe enfatizzare il lato umano della vicenda, ma che così facendo la appiattisce del tutto.
L'aver sostituito gli anonimi inseguitori con una sorta di Anton Chigur telecinetico avrebbe sicuramente potuto portare a risultati spettacolari, ma gli scarsi valori produttivi della produzione Blumhouse questa volta sono un limite insormontabile per una pellicola che aveva bisogno di ben altri valori produttivi per brillare. Qui nulla: un po' di fuoco in CGI, qualche piccola esplosione e oggetti che volano. Tutto il resto viene lasciato ai dialoghi, relegato ad una potenzialità inespressa che porta subito alla noia, con scene di gente che parla raramente inframezzate da qualche scenetta d'azione dal fiato cortissimo. E nel finale, quando tutto dovrebbe esplodere, nulla di rimarchevole accade davvero, lo spreco delle potenzialità si attua in toto e ci si accorge di come nulla funzioni davvero in questo nuovo adattamento. A salvarsi è unicamente il cast, che regge bene la scena, ma da una parte non ha mai davvero modo di brillare (su tutti il povero Kurtwood Smith, sprecatissimo nel ruolo del tizio che spiega le cose), dall'altra non regge il paragone con i mostri sacri dell'originale.
"Firestarter" è un film inutile, prima ancora che malriuscito. Una riproposizione stanca di una storia che privata del valore spettacolare forse non ha neanche motivo di esistere e che risulta meno moderno sul piano narrativo della sua controparte di quasi quarant'anni fa. Il che è tutto dire.
Non ho visto nemmeno l'originale, ma il romanzo è uno dei miei preferiti di King. Questo tipo di film, nonostante spesso siano dei flop colossali, continua ad essere prodotto e non riesco ancora a spiegarmi perché...
RispondiEliminaCostano poco, vengono venduti facilmente sul mercato internazionale e quindi ottengono comunque un profitto ;)
EliminaOttima conclusione :)
RispondiElimina