1929-2020
Ci lascia alla veneranda età di 90 anni un gigante del cinema mondiale. Attore feticcio di Bergman, con il quale ha iniziato un fortunato sodalizio a partire dal 1957, von Sydow ha spaziato, nell'arco di circa 70 anni di carriera, dal cinema più intellettuale a quello più commerciale, in oltre 160 tra piccoli e grandi ruoli. Un mostro sacro della Settima Arte che ci ha regalato una filmografia vasta e eterogenea, nella quale il suo volto marziale ha sempre bucato lo schermo.
IL SETTIMO SIGILLO (1957)
All'esordio della collaborazione con Bergman, von Sydow è il giovane cavaliere crociato Antonius, che si ritrova a giocare una strana partita a scacchi con una Morte tanto beffarda quanto pericolosa.
LA FONTANA DELLA VERGINE (1960)
Forse la più seminale delle opere di Bergman; von Sydow è Tore, nobile che vendica furiosamente lo stupro e l'omicidio della figlia.
LUCI DI INVERNO (1963)
Piccolo ruolo anche nel dramma del '63, in cui Bergman giustappone il silenzio di Dio alla tragedia personale.
LA PIU' GRANDE STORIA MAI RACCONTATA (1965)
Nel superkolossal biblico di George Stevens, von Sydow è un Gesù dal volto spigoloso e serio. Esordio hollywoodiano per l'attore di origini svedesi, primo di una lunga serie di ruoli in pellicole commerciali che ne garantiranno la fama a livello internazionale.
L'ORA DEL LUPO (1968)
Altra opera seminale di Bergman; von Sydow è il pittore (realmente esistito) Johan Borg, afflitto dalla paura del buio e perseguitato da incubi surreali e incredibilmente vividi.
L'ESORCISTA (1973)
Con l'iuto di un makeup perfetto, von Sydow invecchia di 20 anni per interpretare con stile l'anziano padre Merrin, prete-archeologo in lotta contro il male.
I TRE GIORNI DEL CONDOR (1975)
Grande successo anche per il thriller, tipicamente '70's, del duo Robert Redford/Sidney Pollack. Von Sydow è un contract killer che perseguita il protagonista sino ad un epilogo originale e spiazzante.
CADAVERI ECCELLENTI (1976)
Piccola parte nel film di Rosi, von Sydow è un magistrato che mira a detronizzare la politica e ad assumere il controllo diretto dello Stato Italiano.
GRAN BOLLITO (1977)
Nel gustoso grottesco di Mauro Bolognini, ispirato alle gesta della Saponificatrice di Correggio, von Sydow è una delle corteggiatrici, affiancato da Renato Pozzatto e Alberto Lionello, destinate a divenire parte del bollito del titolo.
FLASH GORDON (1980)
Nel roboante e kitsch cinecomic di Dino De Laurentiis, von Sydow è un Ming prosciugato da ogni deriva camp, serissimo e spietato.
FUGA PER LA VITTORIA (1980)
Per John Huston, von Sydow si cala nei panni di un ufficiale delle S.S. serio e ieratico, ma che riconosce il talento dei suoi avversari nel bellissimo finale.
CONAN IL BARBARO (1982)
Ingaggiato nuovamente da De Laurentiis in un altro suo kolossal, von Sydow si perde dentro il ruolo del re vichingo Osric, versione invecchiata e intristita del protagonista.
DUNE (1984)
Altro cameo per il superproduttore italiano, il grande attore è il dr. Kynes, ecologo imperiale mischiatosi ai Fremen, indigeni oppressi di Arrakis.
HANNAH E LE SUE SORELLE (1986)
Nel capolavoro di Woody Allen, von Sydow interpreta un marito che vede la sua relazione andare in pezzi all'improvviso; la sua uscita di scena fu talmente emozionante da causare applausi persino sul set.
COSE PREZIOSE (1993)
Von Sydow si cala perfettamente nei panni di Leland Gaunt, mefistofelico antiquario giunto nella provincia americana direttamente dall'inferno.
IL TRONO DI SPADE (2011-2019)
In quella che una volta era la serie televisiva più amata di sempre, von Sydow si ritaglia un piccolo ruolo, quello dell'arcimago Corvo a Tre Occhi. Una delle sue ultime apparizioni, che ne ha garantito la fama anche presso il pubblico più giovane.
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