giovedì 23 gennaio 2020

Killer Elite

The Killer Elite

di Sam Peckinpah.

con: James Caan, Robert Duvall, Arthur Hill, Bo Hopkins, Mako, Burt Young, Gig Young, Tom Clancy.

Azione/Spionaggio

Usa 1975














Sin dalla giovane età, Sam Peckinpah ha dovuto combattere contro il demone dell'alcool, piaga che ne ha deformato e irrigidito il carattere. Ma verso la metà degli anni '70, su insistenza di sua moglie e con l'aiuto dell'amico Warren Oates, riuscì a distaccarsi dalla bottiglia... solo per divenire schiavo della cocaina, che proprio Oates gli fece provare per la prima volta. Questa nuova dipendenza ne acuì un tratto particolare della personalità, ossia la paranoia verso complotti occulti architettati dal governo americano.
Paranoia personale che fa il paio con quella nazionale, largamente diffusasi nella popolazione americana a seguito dell'assassinio di JFK e dello scandalo Watergate: il governo americano diviene il simbolo di un male nascosto, che trama dietro le quinte ai danni della popolazione nazionale e dei popoli mondiali per il proprio tornaconto personale.
E' con uno spirito del genere che il grande regista californiano si approccia a "Killer Elite", trasposizione del romanzo omonimo di Robert Syd Hopkins (firmato sotto lo pseudonimo di Robert Rostand), che porta in scena personaggi loschi legati a doppio filo con la CIA e coinvolti in intrighi internazionali. Exploit che esce quasi in contemporanea con il classico "I Tre Giorni del Condor" e che Peckinpah dirige con passione e gusto, ma che purtroppo non è aiutato da una sceneggiatura fiacca e poco ispirata.




Gli agenti Mike Locken e George Hansen (James Caan e Robert Duvall, di nuovo insieme dopo "Il Padrino") sono gli uomini di punta di un'organizzazione privata di mercenari alla quale la CIA si rivolge per portare a termine lavori sporchi in modo pulito. Dopo la riuscita di una missione, Hansen tradisce il compagno e lo ferisce agli arti, per renderlo inservibile sul campo. L'occasione di riscatto per questi si avvererà grazie ad una missione di protezione di un politico cinese (Mako) che la CIA vuole scortare, ma che membri della classe politica cinese e nipponica vogliono eliminare, facendo ricorso proprio a Hansen.




Peckinpah fa suoi i personaggi di Rostand, i quali divengono quasi due controparti moderni di Pat Garrett e Billy the Kid, ossia due amici che il denaro e l'opportunismo mettono l'uno contro l'altro; e se Hansen è più smaliziato, cosciente del proprio ruolo di pedina in un gioco più grande di lui, il quale può ottenere unicamente un guadagno economico dalle situazioni in cui è invischiato, Locken è più idealista, ancorato ad un codice morale ma pur sempre cosciente della sua insussistenza in un'era dominata dall'idea del guadagno. Caan riesce infonde nel personaggio un tocco di disincanto ironico, che lo rende immediatamente simpatico, mentre Peckinpah ben enfatizza il suo legame con gli altri due compagni di missione, il maniaco delle armi Miller (Arthur Hill) e il rozzo ma efficace asso del volante Mac (Burt Young), presentandoli come un "mucchietto selvaggio" di idealisti in lotta contro le avversità e uniti dal legame indissolubile dell'amicizia virile.




Sfortunatamente, lo script non lo assiste: lo svolgersi degli eventi è farraginoso e i colpi di scena non sono enfatizzati a dovere, lasciando lo spettatore perplesso più che spiazzato. Peckinpah fa quel che può per salvare la visione, con il suo stile moderno dal montaggio frammentato perfetto nelle tempistiche e ammantando il tutto con un'ironia sardonica, ma la vicenda non decolla mai davvero. L'unica intuizione davvero riuscita risiede nell'ultimo atto, con l'attacco dei ninja contro il gruppo di eroi, che anticipa le influenze orientali che il cinema action americano subirà a partire dalla fine degli anni '80.




"Kller Elite" si pone così come una mera anticipazione del ben più riuscito e memorabile "Osterman Weekend", nel quale Peckinpah riuscirà a dare corpo ai medesimi fantasmi in modo più completo ed efficace. Una pellicola tutto sommato dimenticabile, anche se adorata dal suo cast, James Caan in primis.

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