mercoledì 16 ottobre 2024

Porno Holocaust

di Joe D'Amato.

con: George Eastman, Mark Shannon, Dirce Funari, Annj Goren, Lucia Ramirez, Ennio Michettoni, George Du Brien.

Pornografico

Italia 1981
















Si può davvero riconoscere un valore a Porno Holocaust? Si intende ovviamente un valore che vada al di là del semplice sollazzo derivante dal guardare un porno. Perché, sebbene spesso spacciato per il contrario, questo exploit di Joe D'Amato non è un horror splatter con inserti hardcore, bensì un semplice film hard con un paio di timidi inserti splatter.
Una forma di valore forse questo bizzarro pornofilm ce l'ha davvero, anche oltre il suo status di cult movie, che non si capisce davvero perché abbia ottenuto, forse per il solo fatto di essere l'ennesimo frutto della collaborazione tra Joe DAmato e George Eastman. E Porno Holocaust incapsula perfettamente tutta la filosofia filmica di D'Amato: è un prodotto rigorosamente alimentare, derivativo in tutto e per tutto, per certi versi sciatto oltre i limiti di sopportazione e che spesso scade nel ridicolo involontario.
Un brutto film? Assolutamente si. Un brutto film divertente stile Troll 2? Solo se si è in cerca di un film a luci rosse. Un film interessante? Questo si, ma solo se posto all''interno della filmografia di Massaccesi e Eastman.



La trama, ovviamente, è puramente pretestuosa: un gruppo di scienziati si reca su di un isola dei tropici dove anni prima ci sono stati degli esperimenti nucleari e sulla quale sembrano siano comparsi degli animali più grandi del normale. Giunti lì saranno tutti vittime, in un modo o nell'altro, di un essere animalesco, una sorta di gigante mutato dalle radiazioni e in cerca di sangue e sesso.
Una storiella simpatica nel suo essere del tutto figlia di influenze e intuizioni altrui: c'è l'esotismo di quella Emanuelle che D'Amato già saccheggiava da anni, c'è l'eco del cinema cannibale di Umberto Lenzi e Ruggero Deodato e c'è l'eco di tanta fantascienza americana di serie B anni '50, con gli animali mutati dalle radiazioni delle bombe atomiche.



















Più impellente dell'avvelenamento da radiazioni c'è la lussuria delle protagoniste, due scienziate e una contessa che non perdono occasione per lasciarsi andare in amplessi sia etero che saffici, tutti ripresi da D'Amato senza inibizioni e senza voler celare la vera natura di tutta l'operazione, tanto che la presenza di George Eastman appare sempre fuori luogo, come nella sequenza nella quale Mark Shannon e Annj Goren si danno da fare sotto il suo sguardo e lui schifato se ne va via, forse perché il vero Eastman solo in quel momento ha realizzato in cosa si era cacciato. Certo, la sceneggiatura porta il suo nome, ma a vedere come sono state montate le sequenze è facile pensare ad un raggiro subito ad opera del buon Massaccesi, che lo ha convinto a prendere parte ad un porno facendoli credere che si trattasse dell'ennesimo festival gore a buon mercato. Tanto che la violenza appare solo di rado, il vero focus di tutto è dato dalle scene hard, con esiti talvolta ilari, come quando l'immagine del pescatore fatto a pezzi viene giustapposta all'amplesso lesbo della Goren con Dirce Funari o in quel finale dove Shannon e Liza Martinez ci danno dentro su di una barca dopo essere sfuggiti a stento dalla furia del mostro.


Un mostro che da solo ha garantito la notorietà al film, sorta di cugino dominicano di Antropophagus che preferisce usare il membro per uccidere le malcapitate. E la scena dove lo usa per soffocare la Funari è davvero un esempio di cinema trash cult come se ne sono davvero visti pochi.
Questo è in fondo il vero valore di tutto il film, ossia quello di un divertissement trash che schiferà i palati buoni ma che farà la festa del movie-junker vista la sua irrefrenabile carica da film di serie Z. Oltre che a rappresentare, appunto, tutto il cinema di Joe D'Amato in neanche due ore di durata.

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