giovedì 27 marzo 2014
Captain America: The Winter Soldier
di Anthony Russo, Joe Russo.
con: Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L.Jackson, Robert Redford, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Haley Atwell, Dominic Cooper, Cobie Smulders, Emily VanCamp, Frank Grillo, Toby Jones.
Azione/Thriller/Fumettistico
Usa (2014)
La "Fase 2" dell'Universo Marvel al cinema era cominciata nel migliore dei modi: Shane Black, con il suo "Iron Man 3" (2013) era riuscito a dare (finalmente) dignità ad un personaggio scialbo e ad una formula narrativa scipita e mal sviluppata in passato; esperimento che malauguratamente non si è ripetuto con il successivo "Thor: The Dark World" (2013), pellicola sci-fi fantasy zeppa di risibili buchi di sceneggiatura, utile solo per introdurre l'universo del successivo "Guardians of the Galaxy" (2014), in arrivo in estate; grande era dunque l'attesa (e sopratutto la curiosità) per questo "The Winter Soldier", terzo capitolo della nuova saga e sequel di quel "Captain America- Il Primo Vendicatore" (2011) che si era imposto come miglior produzione targata Marvel Studios; fortunatamente, questa volta Kevin Feige vince su tutta la linea: il nuovo film su Cap non solo è un ottimo adattamento delle avventure del supereroe a stelle e strsce per antonomasia, ma anche un action-thriller perfettamente riuscito.
Dopo la battaglia di New York, Steve "Captain America" Rogers (Chris Evans) si ritrova suo malgrado arruolato nello S.H.I.E.L.D. come "cane da guardia" di Nick Fury (Samuel L.Jackson); dopo aver sventato il dirottamento di una nave del servizio segreto assieme alla sua nuova partner Vedova Nera (Scarlett Johansson, all'apice del sex appeal e della forma fisica) e allo Strike Team capitanato da Brock "Crossbones" Rumlow (Frank Grillo), Cap scopre un folle piano diretto dallo stesso S.H.I.E.L.D.: un sistema di spionaggio globale in grado di scovare e distruggere all'istante ogni minaccia terroristica, fortemente voluto dal direttore generale Alexander Pierce (Robert Redford); verità che lo porta inevitabilmente ad interrogarsi sul suo ruolo di soldato e supereroe.
Tornati alla sceneggiatura Stephen McFeely e Anthony Marcus (già autori dello script del primo film di Cap e del pessimo lavoro su "The Dark World"), Feige affida la regia ai fratelli Russo, specializzati in serial comici (su tutti lo spassosissimo "The Community", la cui star Danny Pudi qui appare in un gustoso cammeo) e sopratutto in commedie grottesche, quali "Welcome to Colinwood" (strambo remake de "I Soliti Ignoti" del 2002, con Geroge Clooney nei panni che furono di Totò!) e sopratutto del pessimo "Tu, Io e Dupree" (2006); scelta che sulla carta pareva disastrosa, ma che alla prova dei fatti stupisce: i Russo abbandonano la CGI costruttiva per le scene d'azione in favore di una forte fisicità; stuntmen, macchine che si ribaltano ed esplosioni reali donano al film un'aurea di concretezza tangibile ed impensabile per un comic-movie della Marvel Studios; l'uso della camera a mano e del montaggio veloce è sbalorditivo: gli autori dimostrano una padronanza del mezzo insperata, regalando sequenze adrenaliche ma mai confusionarie, come se a girarle fosse stato Paul Greengrass in persona; dulcis in fundo: la camera a mano usata anche nelle sene di dialogo e la fotografia naturalistica donano al film una ruvidità inedita, che lo avvicina davvero al miglior cinema action degli ultimi anni.
A stupire maggiormente è però lo script, che mischia sapientemente azione, teorie complottistiche ed introspezione; la prima non è mai invadente, ed anzi usata per far procedere la storia, regalando anche splendidi colpi di scena e sobbalzi inaspettati e spiazzanti. La caratterizzazione dei personaggi funziona più che mai; Cap, da simbolo di una nazione e di uno stile di vita, muta dinanzia ad un arealtà che non comprende, addentandosi in quella "zona grigia" propria di ogni tutore della legge; diviene, in sostanza, il prototipo dell'agente segreto del cinema politico americano degli anni '70, un uomo che crede nei valori che il sistema propugna, ma che non ne approva i mezzi e per questo si trova stretto tra la morsa del dovere e quella della morale; i richiami al capolavoro di Pollack "I Tre Giorni del Condor" (1975) sono molteplici, anche dal punto di vista della storia, e spiegano anche la presenza del grande Robert Redford nei panni del machiavellico Pierce; personaggio "grigio", che aggiunge profondità ad una storia che non rinciuncia alla classica bipartizione buoni/cattivi, ma che convince per l'estrema fluidità tra i due ruoli.
Nick Fury, da scanzonato deus ex machina uber-cool, diviene un capo disilluso e stanco, in grado di trasmettere vera empatia; Natasha "Vedova Nera" Romanov torna nei panni della femme fatale d'azione, e la sua storia di amicizia/complicità con Cap funziona per tutta la durata del film, nonostante l'estrema basilarità della stessa; gradite anche le new entries: Sam "Falcon" Wilson (Anthony Mackie) viene trasformato in un reduce di guerra carismatico ed agguerrito, perfetto "sidekick" dell'instancabile Capitan America e mai relegato a semplice "compagno etnico"; mentre il Soldato d'Inverno, su schermo, diviene perfetto "Terminator su commissione", una nemesi letale ed inquietante in grado di divorare ogni scena in cui appare. Tutti personaggi che per la prima voltano urlano vere grida di dolore, uccidono a freddo e (novità assoluta in un film Marvel) sanguinano dalle ferite, aggiungendo maggiore ruvidità ad un'atmsofera già di per sè ai limiti dell'adulto.
A stupire ancora maggiormente è come i Russo tengono insieme gli elementi fantastici e realistici per i 130 minuti abbondanti di durata: mai un momento di stanca, mai un ritmo troppo lento o troppo dilatato, mai un dialogo in più o una battua fuori posto; gli spettatori più smaliziati, va detto, intuiranno fin da subito alcuni dei colpi di scena più importanti (tra tutti la vera identità dei villain), ma ciò non impedisce di apprezzare il modo in cui la storia e condotta e, sopratutto, i forti riferimenti all'attualità, i quali, sebbene figli dell'imprescindibile "Il Cavaliere Oscuro" (2008), non smettono mai di intrigare.
Adrenalinico, coinvolgente e divertente, "The Winter Soldier" è uno dei migliori comic-movie di sempre, il miglior film della Marvel Studios fin ora, probabilmente il miglior film su di un personaggio Marvel in assoluto; ed anche, e più semplicemente, un film di intrattenimento perfettamente riuscito.
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