con: Riley Dandy, Sam Delich, Jonah Ray, Dora Madison, Jeff Daniel Phillips, Abraham Berubi, Graham Skipper, Joe Begos.
Horror/Splatter
Usa 2022
Tra le tradizioni natalizie oramai consolidate, non può di certo mancare quella della pellicola horror tipo, che ogni anno arriva puntuale a speziare con un po' di sano sangue le festività. Quest'anno c'è anche l'imbarazzo della scelta, visto che ad arrivare su schermo c'è anche il piccolo "The Mean One", dove David Howard "Art il Clown" Thornton interpreta una versione trucida del Grinch.
C'è poi Joe Begos, cineasta indie e dalla forte indole retrò, che si sta forse specializzando in merito, visto che già nel 2019 aveva concesso un po' di sangue natalizio in "Bliss" e che quest'anno decide di alzare il tiro con "Christmas Bloody Christmas", dirigendo un horror con un nuovo Babbo Natale assassino; ma l'esito è purtroppo dimenticabile.
Si parte da una premessa non proprio originale: per qualche strano motivo, un androide militare viene riutilizzato come animatronic natalizio da usare nei mall per evitare che il Babbo Bastardo di turno molesti i bambini. Ovviamente le cose non vanno bene, come da copione il robot regredisce alla programmazione originaria e comincia una strage efferata.
L'eco di "Classe 1999" è forte e questo RoboSanta armato di ascia vorrebbe essere una sorta di omaggio al Billy di "Silent Night, Deadly Night", ma la premessa risulta persino più cretina che in "Classe 1999" e tutto il film non ha di certo lo charme del classico slasher di Charles E.Sellier Jr. Sul primo punto si può anche soprassedere, visto che Begos lo introduce in modo quasi parodistico, tramite un finto spot pubblicitario che arriva su schermo dopo quello del regalo dell'anno, ossia un liquore per tutta la famiglia. Sul secondo, purtroppo, ci si deve accontentare.
La strage di questo Babbo Nasale meno simpatico alla fin fine risulta appiattita da una regia che non riesce a trovare la giusta tensione se non nell'ultimo atto. La scelta di costruire le sequenze alternando i primi omicidi con le chiacchere dei due protagonisti finisce per azzerare il coinvolgimento emotivo; i personaggi, pura carne da macello, vengono squartati con gusto, ma poco o nulla viene trasmesso allo spettatore, il quale deve così consolarsi ascoltando la bella colonna sonora, che mischia sapientemente synth e hard rock, o ammirando la bella fotografia, che cassa ogni luce neutra in favore di monocromismi d'antan alla luce nera che violentano gli occhi che è un piacere.
Begos, dal canto suo, si diverte come un matto a immergere il tutto in un'atmosfera vintagexploitation un po' hipster, con i personaggi che si scannano su quale sia il miglior album dei Metallica o quale sia il miglior capitolo di ciascuna serie horror, con tanto di sfanculamento alla Blumhouse e al suo orrido "Black Christmas"; e lo fa con una verve tale che tutti i personaggi sono vestiti all'ultima moda del 1982 e la protagonista lavora in un negozio che vende LP e VHS pur vivendo nel XXI secolo, ma per lo meno ha l'onestà intellettuale di caricare il tutto con la giusta dose di umorismo, stemperando il velleitarismo proprio di tanti altri hipster che usano i dialoghi dei personaggi per statuire le proprie passioni filmiche o musicali. Qui no e anzi si cerca di ridicolizzare persino i gusti della protagonista, la quale adora tutti i capitoli peggiori delle varie serie horror classiche.
Per il resto, purtroppo, non si può certo dire che "Christmas Bloody Christmas" sia un film riuscito, tantomeno memorabile, che, anzi, spesso finisce persino per scadere nella noia, vero peccato mortale per un quello che dovrebbe essere un B-Movie puro e semplice.
Personalmente non mi sono annoiata nemmeno un po' e l'ho molto apprezzato come divertissement natalizio, ma non diventerà mai uno dei miei cult "stagionali", per quanto continui a voler bene a Begos.
RispondiEliminaImmagino possa non annoiare. Però si, per diventare un cult la vedo anch'io molto difficile. E Begos comunque ha il suo talento ;)
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