mercoledì 26 luglio 2023

I 3 dell'Operazione Drago

Enter the Dragon

di Robert Clouse.

con: Bruce Lee, John Saxon, Jim Kelly, Shih Kien, Robert Wall, Ahna Capri, Bolo Yeung, Angela Mao, Betty Chung, Geoffrey Weeks, Sammo Hung, Jackie Chan.

Azione

Usa, Hong Kong 1973














20 Luglio 1973: Bruce Lee viene trovato morto mentre si trova presso la casa dell'amica Betty Ting Pei, a Hong Kong. Sulle cause della morte vige tutt'oggi un mistero: l'ipotesi più accreditata la attribuisce ad una reazione allergica ad un farmaco, ma recenti teorie parlano di un collasso renale. Tutte le versioni tirano in ballo il suo passato da lottatore di strada, le ferite che si è procurato negli scontri e in particolare il famoso combattimento (disputato a porte chiuse) con Wong Jack Man, tenuto per "punire" Lee per aver introdotto gli Occidentali alle arti marziali cinesi.
Quel giorno morì l'uomo, ma nacque la leggenda. Con appena tre film completati e uno alla vigilia della premiere, il suo nome era già famoso a Hong Kong e si stava pian piano affermando in America e Europa. Persino in Italia, i suoi primi due film, arrivati "al contrario" nel '73, riscuotevano ottimi riscontri.
Il lascito di Lee è poi immane, basti pensare allo sdoganamento definitivo delle arti marziali al cinema, che con lui escono dai confini dell'oriente per affermarsi anche altrove, divenendo un vero e proprio patrimonio dell'umanità; lo sviluppo deljJeet kune do, stile personale e malleabile; oltre ad un pugno di pellicole che più cult non si può. 
E se "L'Ultimo Combattimento di Chen" vedrà il buio della sala solo anni dopo la sua morte, venendo completato alla bene e meglio e lasciando intatti solo quei venti minuti finali da lui girati in prima persona, il suo vero film-testamento resta "I 3 dell'Operazione Drago", suo ultimo film completo e prima grossa produzione, che, pur diretta dal mestierante Robert Clouse, ha permesso a Lee di dar pieno sfogo e pieno corpo a molte delle sue idee marziali e filosofiche.




Ma è bene essere subito chiari "I 3 dell'Operazione Drago" potrebbe essere considerato come il peggior film di Lee, se non fosse per "L'Ultimo Combattimento di Chen". La regia di Robert Clouse (che all'epoca aveva all'attivo giusto un paio di film ed era persino sordo) a tratti è decisamente dozzinale e non rende neanche troppa giustizia alla fisicità di Lee o degli altri interpreti. Le coreografie sono di buona foggia (come al solito curate da Lee in prima persona), ma la messa in scena è a tratti decisamente scarna; su tutte, è la sequenza del combattimento sotterraneo con le guardie che, oggi come cinquant'anni fa, fa sorridere, con Lee al centro dell'inquadratura e i cattivi che gli saltano addosso, in una semplicità di costruzione davvero disarmante, colpa della poca esperienza di Clouse dietro la macchina da presa.
Il film resta così interessante per altro e fortunatamente non solo perché rappresenta l'ultimo vero exploit della leggenda.




In primis, è stato il primo tentativo di creare un blockbuster con protagonista un asiatico, oltre che la prima cooperazione tra una major hollywoodiana e la mitica casa di produzione hongkonghese Golden Harvest, all'epoca "casa" di Bruce Lee. Certo, il budget non era esorbitante e il protagonista è affiancato da due altri interpreti decisamente più vendibili al grande pubblico; e se John Saxon, che pur se la cavicchia come marzialista, esce sconfitto dal carisma del protagonista, Jim Kelly, artista marziale e tennista, non solo divora ogni scena in cui appare, ma crea letteralmente l'archetipo del karateka di colore, prova di come talvolta le esigenze commerciali portino anche cose buone.
Il resto, come da copione, lo fanno Lee, il suo fisico, la sua presenza scenica e la sua filosofia.




Il protagonista, omonimo dell'attore, ne è un vero e proprio doppio, un maestro shaolin che comprende come la vera essenza dello scontro sta nell'annullamento dell'io, nell'adattabilità dello stile all'esigenza, perno filosofico del jeet kune do.
La trama è oramai archetipica e nel concepirla si è coscienti del limite più ovvio di un film di arti marziali ambientato in epoca modera, ossia l'uso delle armi da fuoco, aggirato con la trovata dell'isola privata su cui di disputa un torneo di arti marziali internazionale. E nel concepirla, si trasforma Lee in un "James Bond shaolin" che combatte contro una sorta di Dr.No che supera subito il modello, imponendosi come icona popolare immediatamente riconoscibile grazie alla trovata della mano-artiglio.
Da antologia, poi, lo scontro finale nella sala degli specchi, in apparenza ispirato al capolavoro di Orson Welles "La Signora di Shangai", ma a quanto pare frutto di ispirazione estemporanea da parte di uno dei produttori.



Come si suol dire, il resto è Storia: "I 3 dell'Operazione Drago" viene presentato a Hong Kong il 26 Luglio 1973, appena sei giorni dopo la morte di Lee. Il successo internazionale è immediato e il film entra subito nella memoria collettiva. Il personaggio di Lee trova una nuova forma iconica, con il look a torso nudo e i nunchaku. E da interprete di culto, diventa leggenda della settima arte tutta.



EXTRA

Numerosi i piccoli ruoli affidati a futuri divi del cinema di Hong Kong, che ne "I 3 dell'Operazione Drago" muovono i primi passi.
Il più famoso è Jackie Chan che, come in "Dalla Cina con Furore", compare come stuntman in una scena del combattimento sotterraneo. Leggenda vuole che Lee gli abbia fatto davvero male durante le riprese e gli avesse promesso di promuoverlo ad attore vero e proprio nel suo film successivo. Promessa che purtroppo non riuscì a mantenere.



Un giovane ma già tondo Summo Hung interpreta l'avversario di Bruce Lee nel combattimento al tempio che apre il film.



Il futuro attore e stuntman Wei Tung interpreta lo studente a cui Lee insegna a "non concentrarsi sul dito, ma sulla luna".



Caso a parte è poi quello di Yang Sze, che interpreta il gigantesco sgherro Bolo Yeung. Il successo del personaggio è stato tale che Sze decise di ribattezzarsi con il suo nome. 
Nel 1977 ha persino interpretato Bolo in "Ba ma hei qi" una specie di spin-off de "I 3 dell'Operazione Drago" che ne narra la storia e nel 1987 è definitivamente entrato nel pantheon del cinema d'azione interpretando il "boss finale" del cult "Bloodsport", al fianco di un semi-esordiente Jean-Claude Van Damme.


2 commenti:

  1. Il Bruce Lee per "ricchi" della Warner Bros, a differenza dei suoi altri film, che da noi passavano sempre sulle reti private. Il singolo titolo della sua filmografia che ha più influenzato l'immaginario americano, lo potrei rivedere tutte le settimane, onore al Maestro Lee! :-D Cheers

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    1. Si, era l'unico trasmesso da Itali 1 anzicché da Italia 7 XD

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