martedì 20 febbraio 2024

Past Lives

di Celine Song.

con: Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro, Moon-Seung Ah, Leem Seung-Min, Choi Wong-Young,  Ji Hye Yoon, Ahn Min-Young, Seo Yeon-Woo.

Usa, Corea del Sud 2023


















Il concetto di destino è sopravvalutato. Una persona che vi lascia influenzare non può trovare davvero la felicità. 
"Past Lives" si basa su questo assunto, prendendo una posizione netta, ma dolorosa. E con esso, Celine Song compie un esordio assoluto con una storia che presenta chiari riferimenti autobiografici.



Nora (Greta Lee) lascia la Corea del Sud ancora dodicenne, iniziando una nuova vita in Canada. Dodici anni dopo, riprende i contatti con Hae Sung (Theo Yoo), suo fidanzatino alle scuole medie. Dopo una relazione a distanza che non porta da nessuna parte, decide di sposarsi con lo scrittore Arthur (John Magaro). Altri dodici anni dopo, a New York, Hae Sung decide di farle visita, risvegliando un sentimento sopito.




"In-Yun", ovverosia l'aver vissuto un'infinità di vite assieme per poi viverne una come coppia. Un concetto quasi del tutto equivalente a quello del fato, che in Corea così come in larga parte dell'estremo oriente gioca un ruolo fondamentale nel plasmare le vite delle persone.
Ma la Song vede tale concetto con gli occhi di una occidentale acquisita, una donna realizzatasi professionalmente e artisticamente proprio perché ha abbandonato le sue tradizioni, delle quali conserva un buon ricordo e con le quali ha un buon rapporto, ma che vede come forme culturali più che come dettami spirituali.
Il rapporto di coppia, di conseguenza, è basato sulla libera scelta, non su di una forma di affinità elettiva nata nel passata e che poi si ripresenta nel futuro. L'affinità effettiva e affettiva è di conseguenza qualcosa di diverso, di più fluido e per questo del tutto irrazionale, perché va contro ogni possibile legame pregresso.



La Song riesce nell'impresa di portare su schermo una relazione a distanza credibile senza cadere nel tedioso o nel noioso. Anzi, è fin troppo facile (soprattutto per noi Italiani, popolo di migranti) rivedersi nei due innamorati separati da migliaia di chilometri, uniti solo dai monitor di laptop e smartphone, che risicano ritagli di tempo per vedersi e abbracciarsi solo con gli occhi. La storia di Nora e Hae Sung è così credibile e toccante quando si tratta di dar corpo alla loro lontananza, ma nel resto del racconto la mano dell'autrice si dimostra fallace, forse a causa dell'inesperienza come filmmaker.




La costruzione della storia avrebbe forse beneficiato di una struttura non lineare, con un inizio in medias-res e il ritorno di Hae Sung dal passato, come una sorta di variante della classica commedia americana dove l'ex marito deve riconquistare l'ex moglie di cui è ancora innamorato, virata ovviamente verso la serietà. 
Nella sua linearità, "Past Lives" finisce per mancare di mordente e a tratti anche di coinvolgimento, con una love-story fin troppo trattenuta, dove la tensione romantica e sessuale si avverte davvero solo a tratti. Ci si vorrebbe rifare a tanto cinema romantico orientale moderno, forse proprio a quello dell'insuperato Wong Kar-Wai, ma laddove nel romanticismo del grande autore hongkonghese la tensione (anche sessuale) è sempre avvertibile, la Song non riesce a trovare la giusta messa in scena che riesca davvero a trasmettere lo stato emotivo dei suoi protagonisti, in parte per colpa del classico stile blando di tanto cinema occidentale moderno, in parte a causa di una caratterizzazione dei personaggi tutto sommato piatta, dove i due protagonisti e il "terzo incomodo" non si smuovono più di tanto dai loro ruoli preimpostati, né hanno note di colore effettive che permetta loro di essere qualcosa di più delle figure di un semplice gioco narrativo.




"Past Lives" presenta così tutte le ingenuità che un esordio possa avere, ossia un'idea interessante ma non sviluppata appieno, uno stile anonimo, una tematica ben argomentata ma chiusa in un racconto che avrebbe dovuto avere ben altra caratura. Un'opera interessante, a tratti coinvolgente, ma tutto sommato acerba, bella ma non memorabile.

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