1931-2017
Ricordarlo come il regista di filmacci quali "Demoni 3", "La Casa 3" o "Incubo sulla Città Contaminata" non gli renderebbe affatto giustizia. Perché Umberto Lenzi è stato, prima e sopratutto, uno dei più grandi mestieranti del cinema italiano. Quando anche la Penisola conosceva un'industria filmica vera e propria, Lenzi era in grado di spaziare tra tutti i generi e sottogeneri: dal cinema d'avventura (il mitico "Sandokan la Tigre di Mompracem") al thriller ("Orgasmo" e ""Sette Orchidee macchiate di Rosso"), dal poliziottesco ("Milano odia: la Polizia non può sparare") sino ad anticipare il cannibal movie con "Il Paese del Sesso Selvaggio".
Con lui se ne va uno degli ultimi pezzi di quella stagione in cui l'Italia era davvero una terra di cinema; anche a prescindere dall'effettivo valore dei suoi film.
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