lunedì 27 marzo 2023

Shazam! Furia degli Dei

Shazam! Fury of the Gods

di David F.Sandberg.

con: Zachary Levi, Asher Angel, Helen Mirren, Lucy Liu, Jack Dylan Grazer, Rachel Zegler, Grace Caroline-Currey, Adam Brody, Ross Butler, D.J. Cotrona, Faithe Hermnn, Megan Good,  Djimon Hounsou, Ian Chen.

Supereroistico/Avventura/Fantastico/Commedia

Usa 2023










Con la ristrutturazione aziendale in corso in casa DC/Warner, la distruzione dello "Snyderverse" con l'imminente "The Flash" e la nuova via in fase di concepimento da parte di James Gunn e Peter Safran, il sequel dell'amato "Shazam!" si è ritrovato suo malgrado nella scomoda posizione di essere praticamente l'ultimo fuoco di una serie di film che tra alti e bassi non ha mai davvero attecchito; colpa di una direzione priva di vere linee guida, che si è dimostrata strategia vincente finché si è affidata ad autori dotati di una propria visione, ma che non ha comunque mai davvero pagato in termini di pubblico, anche a causa delle interferenze da parte del management che hanno finito per castrare quanto di buono fatto. Senza contare come il flop del pur simpatico "Black Adam" abbia finito per influire negativamente sulla ricezione al box office del secondo film dedicato all'epigono di Superman più amato.
"Furia degli Dei" (l'atricolo nella titolazione italiana oramai è un lusso che evidentemente non ci si può permettere) ha finito anch'esso per floppare clamorosamente al box office e ha suscitato reazioni apatiche da parte della critica. E se il primo risultato è alquanto difficile da spiegare, trovando una possibile giustificazione solo nella probabile fase di stanca che il genere supereroistico si sta trovando ad attraversare, il secondo è decisamente più condivisibile.




Questo perché la seconda incarnazione del Capitan Marvel della Fawcett al cinema è quanto di più convenzionale mente umana possa concepire, sia in termini di trama che di messa in scena.
La storia è presto detta: le figlie di Atlante, guidate da Helen Mirren e Lucy Liu, si sono liberate dalla loro prigionia e rivogliono i poteri che la congrega di maghi aveva sottratto loro. Il mago Shazam (Djimon Hounsou) è loro prigioniero ed è ancora vivo... per qualche motivo. A salvare la situazione deve pensarci ovviamente la famiglia Marvel.
Fa strano innanzitutto notare come la scena post-credit del primo film sia stata letteralmente ignorata: quell'introduzione del villain Mister Mind, il "bruco parlante più cattivo del mondo", aveva fatto presagire l'ingresso degli aspetti più stravaganti del fumetto, il che avrebbe garantito una ventata di originalità sia nella serie di film che in generale nel DCEU. Stranamente, si è deciso di optare per un gruppo di cattivi decisamente più convenzionale, con motivazioni del tutto scontate ed una caratterizzazione a dir poco basilare.



Maggior spazio viene dedicato a Freddie e al suo rapporto con il fratello, mentre Billy Batson finisce per apparire poco e niente, lasciando che sia sempre il suo alter-ego a restare in scena. Shazam deve così affrontare il trauma della separazione da una famiglia che è il suo unico appiglio nel mondo e trovare da solo la forza di superare gli eventi, in una sorta di rovesciamento della "morale" del primo film che ne rappresenta però la naturale evoluzione, la trasformazione del protagonista da ragazzo in uomo.
Tolto questo aspetto di caratterizzazione, "Furia degli Dei" è una sarabanda di luoghi comuni, con sequenze action funzionali, ma mai davvero adrenaliniche, effetti speciali di buona fattura, ma mai davvero rivoluzionari, un'estetica apprezzabile, ma non originale ed un umorismo che funziona, ma non riesce mai davvero ad essere trascinante.




Tanto che alla fin fine persino cercare di dire qualcosa di originale su di un lavoro del genere risulta arduo. Si possono così solo far notare alcune strambe scelte di narrazione, come un'intera sottotrama che viene risolta grazie al product placement delle caramelle Skittles, tanto che a tratti sembra di assistere ad una pausa pubblicitaria, la sovrabbondanza di inquadrature dedicate a Grace Caroline-Currey, dovuta alla sua innegabile e quasi insostenibile bellezza, l'apparizione onirica di Wonder Woman con la faccia di Djimon Hounsou attaccata sul corpo di Gal Gadot che riporta inevitabilmente alla mente lo sgorbio visto di recente in "Bardo", ma che qui funziona perché inserita in una gag, il cameo di Michael Gray, il Billy Batson del telefilm degli anni '70, nonché la presenza di un personaggio chiamato "Dario Bava" in ossequio alla formazione horror di David Sandberg.




130 minuti dove tutto è già fatto e già visto, che scorrono tutto sommato bene ma nei quali solo i più piccoli e i patiti di cinefumetti riusciranno a trovare davvero qualcosa da apprezzare. Tutti gli altri possono adoperarli per riposare il cervello e rifarsi gli occhi sull'avvenenza del cast.

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