Urusei Yatsura 2: Byûtifuru dorîmâ
di Mamoru Oshii
Animazione/Fantastico/Commedia
Giappone (1984)
Mamoru Oshii si è imposto a partire dagli anni '80 non solo come uno
dei decani dell'animazione giapponese, ma anche come uno dei principali
responsabili (assieme a Katsuhiro Otomo, autore di "Akira") del
definitivo sdoganamento degli anime in occidente (ma non in Italia, dove
erano già conosciuti ed apprezzati a partire dalla seconda metà degli
anni '70). Regista originale e dalla forte personalità, filosofo nella
mente ed autore nello spirito, Oshii in tutta la sua filmografia
analizza temi quali la dicotomia tra realtà ed illusione, la definizione
di essere umano e i limiti entro i quali essa può essere confinata;
impostosi all'attenzione del grande pubblico con "Ghost in the Shell"
nel '95, erà in realtà già attivo nel campo dell'animazione a partire
dai primi anni '80; e per quanto paradossale possa sembrare, deve i suoi
primi successi ad una serie Tv tutt'altro che impegnata: "Lamù: la
ragazza dello Spazio", storia di una giovane ed avvenente aliena,
perennemente fasciata in un provocante bkini tigrato, che irrompe nella
vita di Ataru, tipico adolescente scapestrato ed arrapato, che resiste
alle avancès della ragazza poichè cosciente del fatto che impegnandosi
con ella non potrà più correre dietro ad altre ragazze; caratterizzata
dal atmosfere scanzonate e da un umorismo demenziale, la serie tv di
Lamù si è da subito accattivata le simpatie del pubblico anche in
Italia, ed è diventata un cult in brevissimo tempo; immancabile, dunque,
la produzione di una serie di lungometraggi cinematografici, il primo
dei quali, "Only You" del 1983, rappresenta l'esordio effettivo di Oshii
al cinema; è però solo con il secondo film, questo "Beautiful Dreamer"
che il regista riesce ad ottenere piena libertà sul soggetto, creando un
piccolo capolavoro.
Durante i preparativi per l'annuale festival
scolastico, Ataru, Lamù ed i loro compagni di scuola fanno una scoperta
agghiacciante: l'intero quartire in cui risiedono è stato letteralmente
asportato dal resto del pianeta e collocato in una sorta non-luogo fuori
dal tempo e dallo spazio; come se non bastasse, le persone comnciano
pian piano a sparire, ma, paradossalmente, ai sopravvissuti non mancano
mai nè cibo, nè acqua nè le condizioni essenziali per vivere; cosa si
cela dietro tale assurdo fenomeno?
Nonostante la storia di base
possa sembrare cupa e angosciosa, "Beautiful Dreamer" è caratterizzato
da atmosfere buffe e solari; avendo il pieno controllo sui personaggi e
sullo sviluppo della storia, Oshii crea un'affascinante ritratto
dell'adolescenza: i sogni e le fantasie dei personaggi diventano realtà,
ed essi vi si perdono assieme allo spettatore; magnifiche, in
proposito, le sequenze oniriche, in particolare quelle presenti
nell'ultima mezz'ora di film, in cui Oshii da sfogo a tutta la sua vena
visionaria; il sogno, inteso come realizzazione dei propri desideri,
diviene dunque il tema centrale; tuttavia, man mano che la pellicola
procede, emerge un forte l'interrogativo con i i protagonisti dovranno
scontrarsi: è meglio vivere una realtà che nega la realizzazione del
sogno, o perdersi in un non-mondo onirico in cui questo si realizzerà,
ma non avrà mai fine? Il personaggio di Ataru, qui in una veste più
matura del solito, sarà quindi chiamato a confrontarsi con tale scelta
e, sopratutto, con i sentimenti che prova per Lamù; scelta che altro non
è che una metafora della crescita: l'accettazione della realtà così
come è segna il primo passo verso l'abbandono dell'adolescenza e
l'ingresso nell'età adulta, caratterizzata da un empirismo quasi
asfittico; tuttavia, nel finale Oshii compie un vero e proprio atto
d'anore verso la forza dei sogni dei ragazzi, sottolineando la sua
simpatia verso gli stessi con uno splendido inviato che uno dei
personaggi rivolge al pubblico.
Spettacolare e complesso, "Beautiful
Dreamer" è un film completo, in cui l'autore comincia a scandagliare i
temi che lo renderanno famoso, ma anche un'ottima pellicola di
intrattenimento, buffa e scanzonata; peccato che in patria sia stata
accolta malamente dai fans: l'allontanamento dalle atmosfere puramente
demenziali del soggetto di base ne hanno scatenato le ire; Oshii venne
così licenziato come regista della serie tv; poco male: libero da
impegni a breve scadenza, riuscì a trovare il tempo e i soldi per
dirigere i film live-action "Kerberos Panzaer Corps: Red Spectacles" e
"Kerberos Panzaer Corps: Stary Dogs"; nonchè il lungometraggio anime
"Angel's Egg", dando inizio ad una fortunata e feconda carriera
autoriale.
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